ROMA.Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini smentisce che sia stata cancellata la voce di spesa di 80 milioni per 4.200 assunzioni per quanto riguarda la stabilizzazione dei ricercatori universitari.
A 24 ore dall’approvazione della Finanziaria da parte del Senato, la Gelmini spazza via ogni polemica: “E’ una notizia destituita da ogni fondamento. Forse tutto nasce dal fatto che il presidente della Commissione cultura e scuola del Senato aveva presentato un emendamento per ripristinare un vecchio taglio che era contenuto nella precedente Finanziaria. Invece non c’è nessun taglio aggiuntivo”.
Sul futuro della ricerca il ministro ha ricordato che “è legato a progetti presentati da giovani ricercatori: c’è stato qualche ritardo di tipo burocratico ora risolto. Entro dicembre saremo in grado di approvare e selezionare diversi progetti e quindi di distribuire le risorse previste ai ricercatori”.
La Gelmini spiega che l’emendamento presentato al Senato si limitava a definire uno spostamento dell’erogazione di circa 60 milioni di euro dal 2009 al 2010. “Il Senato non ha approvato questo slittamento, ma i finanziamenti non sono stati certo persi. Il ministero entro due settimane emanerà un decreto ministeriale che trasferirà l’intera cifra alle università per consentire l’assunzione dei giovani ricercatori”.
Commentando la natura della manovra messa a punto dal collega Tremonti, la Gelmini si dice convinta che “una Finanziaria light sia ciò che serve al Paese”. “Nessuno ha nostalgia delle vecchie liturgie e lunghe trattative interminabili in Parlamento. – precisa il ministro – Questo Paese non si risolleva aumentando la spesa pubblica e rendendola ulteriormente improduttiva; al contrario serve il coraggio di assumere decisioni che vanno nella direzione opposta con la riqualificazione della spesa stessa”.
La protesta dei dirigenti scolastici sulla mancanza di fondi per i corsi di recupero non trova alleanze nel ministro Gelmini: “I dirigenti si lamentano spesso e dovrebbero fare bene il loro mestiere. Quando uno ha in carichi così importanti deve saper scegliere le priorità e farsi bastare le risorse che ci sono. Il problema è che si spendono male tante risorse in piccoli progetti un pochino clientelari che non servono. Dove ci sono dirigenti capaci le scuole funzionano e riescono a trovare le risorse per le pulizie e per i progetti fondamentali”.