Teramo, uomo ucciso durante rissa: fermati due rom

di Redazione

 TERAMO. Un commerciante di 37 anni, Emanuele Fadani, di Alba Adriatica, è morto nella notte per le gravi ferite riportate durante una rissa con alcuni nomadi.

Secondo i carabinieri, la lite sarebbe iniziata verbalmente, intorno all’una e trenta, all’interno dei una birreria, “Black Out”. Il gruppo sarebbe stato composto da 5 rom, in evidente stato di ubriachezza, come riferito da alcuni testimoni. Una volta fuori il malcapitato è stato colpito più volte con calci e pugni. Alcuni passanti hanno chiamato il 118, mentre i responsabili sono fuggiti. La vittima è morta durante il trasporto in ospedale a Sant’Omero alla Vibrata. Ferito un passante che aveva cercato di separare i litiganti: è stato giudicato guaribile in pochi giorni.

Due dei tre nomadi, entrambi cugini, sono stati fermati e interrogati nella caserma dei carabinieri di Alba Adriatica dal sostituto procuratore Roberta D’Avolio che ha disposto l’autopsia sulla salma di Fadani. Si cerca la terza persona. Uno dei fermati, tra l’altro, è lo zio di uno dei minorenni arrestati lo scorso agosto per l’omicidio di Antonio Di Meo, cameriere di 23 anni di Martinsicuro (Teramo).

Duro il commento dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Alba Adriatica, Cesare di Felice: “La comunità rom vive trasgredendo le norme più elementari e che guarda caso sono sfociate in un orrendo omicidio. Lo dobbiamo gridare ad alta voce. Purtroppo questi rom vengono più volte arrestati e puntualmente rimessi in libertà”.

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