MADDALONI. Non cè pace per linterporto Marcianise-Maddaloni. Dopo i 4 milioni e 700mila euro, misteriosamente spariti, per il completamento delle strutture logistiche intermodali di I° livello, un altro colpo mortale viene inferto alla struttura casertana.
Lassessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, eroga un finanziamento regionale di 1 milione e 322mila euro, che consentirà di iniziare un nuovo servizio di trasporto merci ferroviario tra il porto di Napoli e linterporto di Nola.
E il consigliere Angelo Polverino a spiegare i dettagli: E lulteriore conferma che lInterporto Maddaloni-Marcianise è stato definitivamente accantonato. In pratica, Cascetta attiva un nuovo servizio, che dovrebbe rimuovere 10 mila camion dalla strada già da questanno, mentre a regime, fra tre anni, si arriverà a circa 30 mila. Questo significa che il potenziamento dellInterporto di Nola è assicurato. Con i fondi della Regione ora sarà possibile spostare una consistente quota del traffico merci dalla gomma al ferro, che contribuirà a migliorare anche le condizioni ambientali in termini di compatibilità e sostenibilità.
La storia è sempre la stessa. ricorda Polverino Lintermodale di Nola è sempre sostenuta dai finanziamenti pubblici, che non mancano mai. Invece, il problema del decongestionamento dellInterporto Maddaloni-Marcianise si realizzerà con l esecuzione di un nuovo casello autostradale, lungo lo svincolo della A/30. Che presa in giro. E unoperazione quella di Cascetta studiata nei minimi particolari, per rafforzare il Distretto di Nola, che comprende il Cis, lInterporto ed il Vulcano Buono, dal momento che lelevata frequenza del trasporto di container deve avvenire tra i container del Porto di Napoli e, come detto, il Distretto di Nola, in entrambe le direzioni. Questo significa che si è creato un collegamento di interscambi, che riguarda solo i soggetti, che lassessore regionale ha messo insieme. Un anello di congiunzione, che mette fuori gioco il nostro interporto. E vero che lintervento si avvale anche delle risorse private, che ammontano a 6.020.000 euro, ma è anche vero che Cascetta ha tenuto fuori da questo discorso il nostro interporto.
Questa è la risposta al Pd locale, che aveva sostenuto che la vicenda dellinterporto casertano doveva diventare la madre di tutte le questioni di lavoro. Sviluppo e lavoro ed un sistema di sostenibilità ambientale erano gli obiettivi prioritari del Pd, per risolvere la crisi, che tuttora investe la struttura. Sì, questo è stato fatto – conclude Polverino – per incrementare e favorire nuove prospettive di lavoro, a tutto vantaggio degli imprenditori del nolano. Il nostro Distretto può aspettare e, perché no, anche fallire del tutto. Il Centro Commerciale e La Reggia Designer Outlet, che ancora deve vedere la luce, non valgono il Cis ed il Vulcano Buono. E un provvedimento iniquo, quello di Cascetta. Faccia la stessa cosa per il nostro interporto. E lunico modo per sostenere le famiglie, che ora si ritrovano sul lastrico e che pagano per le responsabilità di quei politici, che hanno saputo solo speculare. Cascetta non può favorire i business in nome dellintervento pubblico, soprattutto se a noi lascia i caselli autostradali e agli altri i soldi.