Cimitero, Piazza: “Cennami ha dovuto cedere ai diritti dei cittadini”

di Redazione

Giuseppe PiazzaMONDRAGONE. “Da un manifesto pubblico fatto affiggere in città dall’Amministrazione Comunale, apprendiamo che finalmente il sindaco Cennami ha fatto prevalere il buon senso ed ha prestato la dovuta attenzione ai tanti cittadini …

… che, a mezzo lettera di contestazione, lo avevano invitato ad intervenire nei confronti della società di costruzione del cimitero comunale, affinché la stessa ponesse fine all’aumento ingiustificato delle tariffe a suo tempo sottoscritte nel contratto con l’Ente Comunale”. Lo afferma il dirigente cittadino del Pdl ed ex assessore Giuseppe Piazza.

“Ci sono voluti ben oltre tre mesi – continua Piazza – per un intervento ‘dovuto’ dal primo cittadino a favore dei sottoscrittori di contratti per l’acquisizione di loculi/lotti per l’edificazione di cappelle o nicchie e contro la volontà della società che arbitrariamente aveva aumentato le tariffe. C’è voluta la caparbietà di tanti cittadini decisi si a pagare il dovuto ma non certamente il sopruso e tutto il sostegno del Popolo della Libertà affinché ciò non accadesse, con la decisione finale della società, convenuta a più miti consigli, di non applicare più gli aumenti tariffari. C’è voluta l’ostinazione di tanti sottoscrittori di contratti, con al loro fianco esponenti del Popolo della Libertà, perché la società di costruzione del nuovo cimitero, desistesse dal richiedere in anticipo la rata di saldo, pur non essendo stata ancora completata l’opera né tanto meno collaudata”.

“Eppure – sottolinea Piazza – sarebbe bastato leggere il contratto sottoscritto il 17 maggio 2005 dall’impresa vincitrice del bando pubblico, all’interno del quale non era riportato in alcun punto la possibilità di adeguamento dell’indice Istat da parte della società; così come nel medesimo contratto era chiaramente riportato che le tariffe applicate erano da intendersi con l’esclusione del pagamento dell’Iva, così come stabilito dalla sentenza della Suprema Corte di Cassazione, Servizio Tributaria, n.10472 del 03/07/2003. Invece l’Amministrazione Comunale, in un primo momento, ha preferito non rispondere ai cittadini che chiedevano di conoscere i motivi per i quali la società aveva applicato l’aumento delle tariffe, l’applicazione dell’Iva e la richiesta anticipata della rata di saldo; poi, sulla spinta di una valanga di richieste sottoscritte dai cittadini, il sindaco Cennami ha dovuto fare marcia indietro ed intervenire nei confronti dell’impresa affinché desistesse dalle sue pretese”.

“Questa – conclude Piazza – è l’ennesima dimostrazione che la multicomposita compagine cittadina di governo, quando ha chiesto i voti agli elettori gli ha prestato tutte le possibili attenzioni e gli ha promesso ogni cosa, quando, viceversa, doveva fare i legittimi interessi della cittadinanza ha tardato ad assumere iniziative che gli erano dovute”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico