Difensore Civico, Schiappa: “Nonostate la batosta, Cennami resta impassibile”

di Redazione

Giovanni SchiappaMONDRAGONE. In riguardo al commissariamento ad acta per la nomina del Difensore Civicoa Mondragone, interviene il capogruppo consiliare del Pdl Giovanni Schiappa.

“Il sindaco Cennami, dopo la durissima offesa del commissariamento per il Difensore Civico non ha battuto ciglio e continua a non scomporsi più di tanto. Dopo la sonora sconfitta subita dagli attuali amministratori di maggioranza, più volte richiesta ufficialmente dalla minoranza consiliare per garantire alla nostra comunità una figura indispensabile in svariate vicende, perché il primo cittadino rimane impassibile? Facile, perché Cennami ha scelto di ‘non decidere’ relativamente agli argomenti che attengono alla vita della nostra Città, eccetto che per la vicenda della farmacia comunale che – da quanto si apprende – non sta proprio proseguendo come la sinistra era fermamente convinta che andasse e, poi, eccetto la questione dell’acqua che – a quanto pare – ha subito qualche serio rallentamento. Evidentemente, il primo cittadino, sarebbe stato in grado di gestire meglio anche i suddetti argomenti non decidendo nulla o quasi. Il commissariamento da parte del Difensore Civico Regionale è un duro smacco per l’attuale amministrazione comunale, in quanto attesta pienamente l’incapacità di scegliere chi deve difendere i cittadini anche dalle lungaggini burocratiche. Forse il sindaco Cennami, d’accordo con i suoi assessori e consiglieri di maggioranza, ritiene che il Comune sotto la loro direzione sia perfetto. Tale provvedimento commissariale ha colpito, una volta e per tutte, la politica della sinistra che non è capace di scegliere alcunché. Con la volontà di demandare la scelta ad altri, Cennami ha allontanato una crisi certa nella sua maggioranza sulla scelta del nome. Nessun candidato era all’altezza delle aspettative di Cennami? Sicuramente i partiti politici che lo sostengono e chi per molto tempo ha discusso sul candidato ideale è rimasto soltanto a guardare. In precedenza abbiamo affermato più volte che, a Mondragone, c’era un sindaco senza consiglieri in Assise mentre, stavolta, ci permettiamo di affermare che è normale che ci si trovi di fronte ad un tale atteggiamento dei suoi consiglieri perché chi vorrebbe provare a decidere qualcosa per la cittàda subitosi trova contro il sindaco che preferisce pagare con le casse dell’Ente un funzionario regionale, anziché decidere senza spendere alcunché…il tutto a scapito del bene della Città”.

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