MONDRAGONE. I ragazzi dellIpia (Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore) Leonardo da Vinci di Mondragone saranno il primo dicembre a Roma in visita alla Banca dItalia.
Liniziativa rientra nel progetto Controvento: educazione alla legalità e alla convivenza civile che si avvale della collaborazione del Comune di Mondragone e del patrocinio della Provincia di Caserta e del Csa (Ufficio scolastico provinciale). Ad accompagnare gli studenti nella gita distruzione, circa cinquanta scelti tra le varie classi dellIstituto, il dirigente scolastico Giovanni Battista Abbate, il fiduciario Vincenzo di Vaio e i docenti impegnati nel progetto ovvero Giovanna Paolino, Giuseppe Rizzo, Lina Ventrone e Annamaria Riccardo.
Si tratta spiega il preside Abbate di una bella occasione per i nostri studenti che potranno così grazie ai funzionari della Banca dItalia conoscere da vicino questa importante istituzione. Il progetto Controvento ricorda poi il dirigente scolastico – vede impegnati attivamente gli studenti in un percorso di educazione alla legalità attraverso una serie di incontri su tematiche diverse e legate al territorio, dalla droga allalcool, dai rifiuti alla raccolta differenziata, dallimmigrazione alleducazione stradale. La visita alla Banca dItalia rientra in questa tematica.
Intanto, va ricordato che gli alunni dellIpia di Mondragone saranno presenti giovedì 3 dicembre al teatro Ariston di Mondragone per la manifestazione i Teatri della Legalità. Progetto questo promosso dallAssessorato al Lavoro, Istruzione e Formazione della Regione Campania in collaborazione con 22 amministrazioni comunali, tra le quali, per il secondo anno di fila, spicca nuovamente il Comune di Mondragone.
Il dirigente scolastico sottolinea poi che il progetto Controvento nasce anche dalla volontà di inserirsi nelle nuove direttive promosse dalla legge 169 del 2008 che è quella di introdurre nelle scuole al posto delleducazione civica la materia di cittadinanza e costituzione che è un misto tra storia e diritto. Per rendere la materia più semplice ai ragazzi evidenzia – noi abbiamo voluto calarla in un settore più pratico ovvero quello dellappropriazione e condivisione del territorio in cui i nostri studenti vivono e non solo toccando laspetto ecologico, ma anche culturale e sociale. La realtà della nostra scuola e del suo territorio conclude il preside Abbate – è molto complessa considerato anche il fatto che ospitiamo una buona parte di ragazzi extracomunitari di altra religione e di altra estrazione culturale per questo motivo importante è anche la collaborazione che le istituzioni locali ci hanno dimostrato con il loro fattivo impegno.