SANTARPINO. A centanni dalla pubblicazione del celebre Manifesto anche la Pro Loco di SantArpino celebrerà la nascita del Futurismo con una mostra che ne ripercorrerà il primo secolo di vita, non mancando di gettare una sguardo sul futuro.
Lallestimento sarà inaugurato con una cerimonia che si terrà domenica mattina a partire dalle ore 10:30 nella Pinacoteca dArte Contemporanea Massimo Stanzione, a cui presenzieranno il sindaco del comune atellano, Eugenio Di Santo, lassessore alla cultura Giuseppe Lettera (nella foto), il Presidente della Pro Loco, Aldo Pezzella, il direttore della Pinacoteca, Rosario Pinto, ed a cui interverranno il filatelico Domenico Ducci ed il collezionista Tommasio Giaquinto, il cui contributo è stato rilevante nella realizzazione dellesposizione.
La mostra, patrocinata dallamministrazione comunale santarpinese è realizzata in collaborazione con il Museo Minimo di Napoli diretto dal professor Roberto Sanchez, grazie al quale sarà possibile ammirare opere di artisti quali, Ferretti, Fox, Storace, Mittendorf, Groh, Olbrich, Corsitto e tanti altri. È lo stesso Pinto a rimarcare come del Futurismo intendiamo suggerire una lettura tuttaltro che omologata, cercando di evitare le enfatizzazioni celebrative e valutando se non sia possibile fornire degli spunti di riflessione per larricchimento del dibattito critico. In particolare intendiamo proporre angolazioni e prospettive insolite ed insondate, cominciando ad esempio a suggerire una partimentazione cronologica in quattro fasi temporali. Riserveremo, poi, uno spazio particolare al Futurismo postale ed al suo ruolo di premessa storica del fenomeno della Mail Art, temi cui Domenico Ducci ha dedicato uno studio intenso e documentato. Un ringraziamento sentito va al Museo Minimo e ad un collezionista generoso come il professor Giaquinto.
Dal canto proprio il presidente della Pro Loco Pezzella sottolinea: La celebrazione servirà soprattutto a creare momenti di analisi e riflessione su un movimento artistico che ha avuto un posto per nulla secondario nella storia dellarte mondiale. È bello rilevare come per loccasione confluiranno nella nostra millenaria comunità artisti e studiosi non solamente italiani ma anche stranieri. Nellanno in cui la Pinacoteca ha predisposto un programma che ne rilanci la presenza e la funzione, dunque, levento sul Futurismo si pone come una tappa obbligata e soprattutto di particolare pregio culturale.
Lassessore Lettera rimarca come con la mostra sul Futurismo la Pinacoteca si arricchisce di nuovi traguardi artistici e dimostra tutta la sua capacità di produrre cultura, continuando a rappresentare un riferimento scientifico per la ricerca artistica contemporanea in Campania, privilegiando la messa a fuoco della produzione artistica regionale non certo in una prospettiva autoreferenziale, ma nellottica della relazione aperta agli scambi ed alle interferenze più dilatate.