TRENTOLA DUCENTA. Lo aveva preannunciato ed è stato di parola, lobiettivo per Francesco Cangiano, che nasce e vive a Trentola Ducenta, alla Maratona di New York era quello di inserirsi almeno tra i primi 1500arrivati e così è stato.
Alla fine Checco Cangiano ha fatto molto di più, in primo luogo è arrivato 1338° (oltre 42.000 gli arrivati), quindi ha segnato un tempo di 3 ore 5 minuti e 36 secondi, che è niente male.
Soddisfazione alle stelle, ma va bene tutto il gruppetto di atleti aversani presenti alla quarantesima edizione della Maratona più famosa del mondo. Sotto le quattro ore corre anche Basilio Puoti, per lingegnere di San Marcellino, un 11.391° posto, ed un crono di 3 ore 57 minuti e 59 secondi, per lui la seconda Maratona di New York conclusa.
Anna Maria Villano, la professoressa di Cesa, unica donna del gruppo finisce al 3.676° posto tra le donne correndo in 4 ore 6 minuti e 5 secondi, prestazione che la pone al 58° posto nella fascia femminile di appartenenza.
Alle sue spalle Luigi Caserta, che chiude 15.788° posto (56° della sua categoria) con 4 ore 16 minuti e 11 secondi, per il Teverolese, tante cose nuove viste nella Grande Mela da riportare nella sua Strateverola.
Chiude gli arrivi laversano doc, Luigi Tramontano, che arriva al 18.618° posto coprendo la distanza fatidica dei 42 chilometri e rotti, in 4 ore 28 minuti e 34 secondi. Il freddo intenso di New York, solo 4 gradi centigradi alla partenza, non ha quindi spento gli ardori dei nostri.