Ospedale Moscati, sindacati proclamano stato di agitazione

di Antonio Arduino

 AVERSA. Al San Giuseppe Moscati la misura è colma. Troppe le carenze e le problematiche lasciate irrisolte dai vertici dell’azienda sanitaria, secondo le organizzazioni sindacali che proclamano lo stato di agitazione che solitamente prelude a un’azione di sciopero.

Chiedendo, inoltre, un incontro con il commissario straordinario Gambacorta. La comunicazione firmata da Cgil medici, Cisl Medici, Uil medici, Anpo, Ascoti Fials medici e Anaao, Fials Comparto, Fsi Comparto e Nursing-Up Comparto è stata trasmessa al Commissario Straordinario dell’Asl Caserta, al Prefetto di Caserta, al presidente della Regione Campania, all’Assessore regionale alla Sanità, al Sindaco di Aversa e al Vescovo delle Diocesi di Aversa.

“La carenza di personale, segnalata a più non posso – si legge nella nota – determina, ormai, disfunzioni di ogni genere al Presidio Ospedaliero Moscati di Aversa. Moltiplica le tensioni tra gli operatori sovraccaricati di responsabilità e da obblighi di effettuare turni di lavoro anche con una sola unità presente in servizio con sballottamento da una Unità Operativa all’altra”.

Purtroppo, come sostengono i rappresentanti sindacali l’ospedale è in balia dell’emergenza. Ma se ancora resiste è perché “si regge – scrivono – sulla stoica presenza in servizio di un inadeguato numero di dipendenti e sulla caparbia volontà del direttore sanitario del presidio di garantire un’assistenza minima con le risorse umane disponibili, con evidenti limiti di qualità e adeguatezza”.

“Mentre si consuma una lotta quotidiana alle emergenze, di converso -sottolineano i rappresentanti sindacali – la direzione strategica, nella persona del Commissario Straordinario, latita trincerandosi dietro la provvisorietà del suo incarico e giustificandosi che la programmazione compete al futuro direttore generale”. Scelte che i firmatari delle nota contestano. “Perché – scrivono – possono solo portare al collasso del Moscati ed anche perché le altre Aziende della Campania, con analoghe problematiche, aggravate da pesanti situazioni debitorie, effettuano assunzioni di tutte le categorie di personale al fine di evitare riduzioni di assistenza”.

Ma non basta. “Se – affermano i rappresentanti sindacali – dovesse verificarsi la deprecabile ipotesi del ritorno nei propri locali dei pazienti della Medicina d’Urgenza, oggi allocati provvisoriamente nell’area della Rianimazione in attesa dell’ assunzione di personale medico, infermieristico e di operatori socio sanitari, verrebbe a causarsi uno sciagurato irresponsabile e mortale colpo alla sopravvivenza dell’intero Presidio Ospedaliero, stante l’attuale precario e compromesso equilibrio”.

Per scongiurare tutto questo le tutte organizzazioni sindacali del Moscati hanno deciso di rivolgere, come si legge nella nota, “un accorato appello di mobilitazione, alle autorità pubbliche in indirizzo, nonché alle forze politiche territoriali, non esclusi i cittadini di Aversa e dell’Agro Aversano, contro una politica cieca ed irresponsabile che sta portando letteralmente alla chiusura del nosocomio”.

Da qui la proclamazione, con decorrenza immediata, da parte della struttura sindacale aziendale del Moscati dello stato di agitazione del personale e la contestuale richiesta di un incontro ad horas con il Commissario Straordinario dell’Asl di Caserta. Riservandosi di promuovere ulteriori azioni di lotta ove mai non dovessero essere presi provvedimenti per porre rimedio all’attuale crisi di personale.

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