TRENTOLA DUCENTA. Secondo dati statistici ufficiali ogni giorno sulle strade italiane 14 persone vengono uccise, 893 ferite e oltre 20 riportano danni personali …
… di gravità tale da diventare invalide in maniera permanente a seguito di incidenti provocati da pirati della strada che restano quasi sempre impuniti. Purtroppo molte dellle persone coinvolte sono cittadini dell’agro aversano, in particolare giovani e giovanissimi. Una osservazione che ha dato spunto alla sezione aversana Vittime della Strada presieduta da Biagio Ciaramella, papà del 19enne Luigi deceduto il 31 luglio 2008 proprio a seguito di un incidente stradale, di promuovere la Prima Giornata del Ricordo delle Vittime delle Strade casertane. L’iniziativa nasce sulla scia della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada patrocinata dall’Onu e dalla Federazione Italiana Gioco Calcio svoltasi il 15 novembre scorso, per volontà dei familiari di sei giovani deceduti, come Luigi, a seguito di incidenti stradali. E’ finalizzata a sensibilizzare lopinione pubblica, ma soprattutto a richiamare l’attenzione delle Istituzioni tutte affinché ciascuna, per la propria parte, faccia quanto è in suo potere per fermare queste stragi che distruggono in un attimo una vita per uccidere nel tempo, lentamente tutti quanti la condividevano.
Per questo – dice Ciaramella – in accordo con le famiglie dei sei giovani uccisi la manifestazione si articolerà in due momenti. Il primo – continua il presidente dell’Aivs aversana – sarà di ricordo. Un ricordo che porteremo nelle case della gente attraverso una fiaccolata che si snoderà per le strade di Trentola-Ducenta, comune di residenza del 20enne Giovanni Cecchini, del 20enne Nicola Iorio e del 16enne Salvatore Giorgio Di Guida, tre giovanissime vittime della strada stroncate da incidenti rimasti senza colpevoli. Il secondo momento – prosegue – sarà dedicato ad alla sottoscrizione di una petizione da inoltrare al Ministero dell’Interno e a quello della Giustizia perché si comprenda, una volta per tutte, che non è logico attribuire ai morti la responsabilità degli incidenti di cui sono rimasti vittima, lasciando impuniti i colpevoli. Colpevoli che, anche quando vengono individuati, se la cavano con un’accusa di omicidio colposo, cui fa seguito una condanna che non viene neppure scontata, se si tratta di incensurati.
Una punizione inesistente, che – osserva – contrasta con quelle che vengono comminate a coloro che maltrattano gli animali o che semplicemente li abbandonano per strada. Con tutto il rispetto per coloro che amano gli animali ritengo non si possa accettare che la vita umana venga messa al disotto di quella degli animali.
Tornando alla manifestazione che si terra il 12 dicembre – conclude Ciaramella – invito pubblicamente il sindaco di Aversa ad affiancare quello di Trentola-Ducenta che ha già garantito la sua presenza, affinché l’Amministrazione comunale della città sede dell’Associazione Italiana Vittime della Strada non brilli, come già avvenuto, per assenza in unoccasione di solidarietà che meno di un mese fa ha avuto grandi consensi in Italia e nell’intera Europa.