CASERTA. I carabinieri del reparto territoriale di Aversa hanno eseguito quattro arresti fra Trentola Ducenta, Parete e San Marcellinoper i reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
I quattro, ritenuti affiliati alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi, esigevano la cifra di 3mila euro da un commerciante di Trentola Ducenta, come pizzo natalizio, in pratica una delle tre tranche (Natale, Pasqua e Ferragosto) che la camorra esige nellarco dellanno.
Tra gli arrestati Luigi Del Prete, 25 anni,di Trentola Ducenta, nipote di Salvatore Orabona, colui che il 12 dicembre del 2008 subì contro la sua abitazione una pioggiadi colpi di kalashinov esplosa dal boss Giusepep Setola e dai suoi sicari, riuscendo a salvarsi. Gli altri sono Carlo Tavoletta, 36 anni, di Parete, detto “‘O Principe”; Giuseppe D’Aniello, 40 anni, di San Marcellino (fratello di Giacomo D’Aniello, detto “‘O Mister”, già detenuto); e Paolo Davide Affidani, 23 anni, di Trentola Ducenta.
Nel corso delle indagini, avviate non dalla denuncia della vittima ma nell’ambito dei servizi di controllo del territorio da parte della stazione di Trentola Ducenta, è emerso che l’imprenditore era stato avvicinato più volte dagli estorsori, i quali lo avrebbero anche picchiato in un’occasione.
da sin. Del Prete, Tavoletta, D’Aniello e Affidani
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L’operazione, coordinata dalla Dda di Napoli (pm Cafiero De Raho, Sirignano e Ardituro), è stata eseguita dai militari del reparto territoriale di Aversa, agli ordini del tenente colonnello Francesco Marra, dal nucleo operativo e radiomobile coordinato dai tenenti Domenico Forte e Giuseppe Fedele, dai colleghi della stazione di Trentola, agli ordini del marersciallo Membrino, e dei reparti in forza sul territorio per l’operazione avviata lo scorso anno contro la criminalità organizzata nel casertano.
A CASTEL VOLTURNO ALTREI 3 ARRESTI. Altri tre arresti sono stati compiuti a Castel Volturno dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Ciro Aulitto, 53 anni, e gli ucraini Uriy Raduchil, 40 anni, e Mihailo Draganchuk, 48, tutti residenti a Castel Volturno, sono anch’essi accusati di aver chiesto il pizzo a commercianti e imprenditori della zona per conto del clan dei Casalesi. L’attività che ha portato al fermo dei tre è stata possibile grazie al rinvenimento nell’autovettura di Aulitto, di un foglietto di carta manoscritto con una serie di commercianti della provincia di Caserta da sottoporre al racket del pizzo. I tre sono stati portati nel carcere di Poggioreale.
Aversa – arresti per “Pizzo diNatale” (14.12.09) |
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