Rifiuti, operatori in agitazione: un altro “Natale di monnezza”?

di Antonio Taglialatela

 GRICIGNANO. Gli operatori del consorzio unico di bacino delle province di Napoli e Caserta hanno proclamato lo stato di agitazione per la mancata corresponsione delle mensilità di novembre.

A partire da venerdì 11 dicembre, quindi, la raccolta dei rifiuti nei comuni delle due province sarà sospesa. Il consorzio, da parte sua, ha garantito ai lavoratori che gli stipendi arretrati saranno pagati entro il prossimo 14 dicembre. Tuttavia, le organizzazioni sindacali non intendono fare passi indietro, anzi manifestano preoccupazione anche per lo stipendio che entro il 27 dicembre dovranno percepire gli operai.

Si prospetta un altro “Natale di monnezza”, pieno di rifiuti per strada, come nel dicembre di due anni fa? Al momento nessuno osa pensarci ma il rischio c’è se il consorzio non si metterà in regola con i pagamenti.

Intanto, mercoledì si è tenuta a Roma, in Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, l’audizione dei sindaci dei nove comuni per i quali il sottosegretario Guido Bertolaso ha chiesto lo scioglimento per “gravi inadempienze” nel servizio di raccolta. Durante l’incontro i sindaci dei comuni napoletani di Nola (Geremia Biancardi) e Giugliano (Giovanni Pianese) e di quelli casertani di Aversa (Domenico Ciaramella), Casal di Principe (Cipriano Cristiano), Casaluce (Nazzaro Pagano), Castel Volturno (Francesco Nuzzo), Maddaloni (Michele Farina), San Marcellino (Pasquale Carbone) e Trentola Ducenta (Nicola Pagano) hanno posto l’accento sui disservizi dei consorzi di raccolta dei rifiuti, ritenuti la causa fondamentale delle inadempienze evidenziate da Bertolaso. Inoltre, hanno ritenuto “inesatte” o spesso “esagerate” le segnalazioni dei call center. Altro problema lamentato dai sindaci è l’altissima percentuale di evasione della Tarsu, la tariffa per lo smaltimento rifiuti, che produce uno squilibrio di cassa tra tasse riscosse e costi di raccolta.

“L’audizione – ha spiegato al termine dei lavori il presidente della commissione Gaetano Pecorella – ha evidenziato eredità difficili raccolte da alcuni sindaci eletti da poco e situazioni ambientali difficili. Tutti hanno rilevato che gran parte di queste disfunzioni sono segnalate da alcuni call center, ma naturalmente questi sono i dati che abbiamo raccolto da loro”.

Per il sindaco di Aversa, Ciaramella, siamo di fronte ad un “paradosso”: “Lo scioglimento del comune – dice – potrebbe avvenire nel momento in cui la cittàè pulita, mentre quando l’immondizia c’era le richieste di commissariamento non sono venute”.“La cittàè pulita – sottolinea poi il primo cittadino normanno – e abbiamo il 12 per cento di raccolta differenziata. L’unico nostro problema è che siamo legati ad un consorzio della raccolta che non funziona”.

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