MILANO.Il premier Silvio Berlusconi,mentre firmava autografi e scambiava commenti con alcune persone al termine del suo comizio in piazza Duomo, a Milano, è stato ferito al volto da un uomo etrasportato sanguinante in ospedale.
L’aggressore, che è stato fermato dalla polizia e trasferito in questura, avrebbe usato un oggetto contundente, forse un souvenir (alcuni testimoni riferiscono di una statuetta raffigurante il Duomo), ferendo al labbro inferiore il Cavaliere, che prima si è accasciato sanguinante, poi è stato preso dalla scorta e accompagnato nella sua automobile. E’ stato trasportato all’ospedale San Raffaele per essere visitato e medicato da un medico di fiducia, ma prima di ripartire dalla piazza si è mostrato nuovamente ai suoi sostenitori nel tentativo di rassicurarli sulle sue condizioni.
L’AGGRESSORE IN CURA PER PROBLEMI MENTALI. Gli agenti hanno faticato non poco a sottrarre l’aggressore dalla folla che voleva linciarlo. L’uomo non ha proferito parola, sembrava sotto choc dopo il gesto compiuto.Si chiamaMassimo Tartaglia, ha 42 anni ed è incensurato, risulta soltanto un ritiro della patente, ma ha problemi mentali, infattiè in cura da dieci annial Policlinicodi Milano. In questura si è recata proprio la psichiatra che lo segue. Tartaglia abita a Cesano Boscone (Milano),è ingegnere elettronicoe co-amministratore di una ditta a Corsico, la AL.TE.TEK, di proprietà del padre, nell’hinterland del capoluogo lombardo, specializzata nella produzione di obliteratici per autobus. Gia 15 anni fa, il nome di Massimo Tartaglia era comparso sui giornali interessati a pubblicare le strane invenzioni di inventori italiani.Lui creò i cosiddetti”Quadri musicali”. Coniugando la passione per l’elettronica con il gusto per l’arte astratta, Tartaglia realizzò dei piccoli quadri che si illuminavano di luce colorata diversa ogni volta che nella stanza in cui erano appesi si ascoltava della musica. A quanto pare, però, l’invenzione finì presto in un cassetto e dei “Quadri musicali” non si sentì più parlare.
Antonio Di Pietro sottolinea: “Non mi piace la violenza, ma Berlusconi istiga”. Al leader dell’Idv, che proprio ieri aveva parlato di “clima teso da cui potrebbe scapparci l’azione violenta”, replica Maurizio Lupi, vice presidente Pdl della Camera: “Siamo tornati al clima d’odio degli anni ’70. I ‘cattivi maestrì, come Antonio Di Pietro, il nemico da abbattere, la violenza della piazza. Quello che è successo oggi a Milano, dopo gli scontri di ieri a margine della commemorazione di piazza Fontana, dimostra che abbiamo ormai superato il livello di guardia”. Anche il presidente della Camera Gianfranco Fini respinge le considerazioni di Di Pietro: “Sono inaccettabili. Non si può in alcun modo giustificare un atto di violenza. Si tratta di un gesto gravissimo di fronte al quale tutte le forze politiche hanno il dovere di manifestare una convinta condanna esprimendo solidarietà al presidente del Consiglio”.
I PRECEDENTI. Non è la prima volta che Berlusconi viene aggredito fisicamente da un contestatore. Il precedente risale al 31 dicembre del 2004 quando un giovane turista di Mantova, Roberto Dal Bosco, durante una passaggiata del Cavaliere a Roma gli lanciò il treppiedi di una macchina fotografica. In quel caso Berlusconi riportò una leggera contusione tra l’orecchio destro ed il collo che gli provocò un piccolo ematoma retroauricolare. Un’altra aggressione, questa volta soltanto verbale, risale al 5 maggio 2003. Piero Ricca insultò Berlusconi al termine delle dichiarazioni spontanee che il premeir aveva reso al tribunale di Milano nel corso del processo Sme. “Buffone, fatti processare come tutti gli altri”, gridò il contestatore.
SU FACEBOOK GRUPPI CHE INNEGGIANO ALL’AGGRESSORE. Si chiama “Chi ha aggredito Berlusconi, Santo Subito” ilgruppo aperto su Facebook subito dopo la diffusione della notizia dell’aggressione a Berlusconi e in pochi minuti ha raccolto una trentina di aderenti, che vanno aumentando a mano a mano.Un altro gruppo si intitola “Hanno aggredito Berlusconi! Cosa possiamo dire???”. Il titolo apparentemente più innocuo viene smentito dalla descrizione che lo stesso autore ha inserito nella finestra di presentazione: “Ti vogliamo bene Papi! Hahahahaha!”. E ancora: “Massimo Tartaglia personaggio dell’Anno”, “Massimo Tartaglia Vergogna!”, “Tartaglia, (ovvero colui che ha spaccato la faccia a Berlusca)”, “Vergogna a Massimo Tartaglia assalitore di Berlusconi…”, “Io sto dalla parte di Tartaglia”.