AMSTERDAM.Un ingegnere italiano, Antonio Ferrigno, di 54 anni, è stato ucciso in Olanda, nella Burgermeester Elsenlaan, a Rijswijk.
E’ successo nel pomeriggio del giorno di Natale. A scoprire il cadavereè stato il figlio, recatosi a casa del padre perché preoccupato del fatto che non si fosse fatto sentire. Il corpo di Ferrigno era in una pozza di sangue, con le mani legate. Secondo i primi rilievi del medico legale, l’uomo era deceduto almeno il giorno prima, il 24 dicembre, tra le 4 e le 6 del mattino.
Sulla dinamica è un vero e proprio giallo. Nessun segno di scasso alla porta dell’appartamento, situatonei pressi deLAja. Gli investigatori mantengono stretto riserbo e attendono i risultati dell’autopsia. Tuttavia, le indagini punterebbero alla sfera personale della vittima. Un suo amico riferisce che ultimamente l’ingegnere aveva ricevuto minacce telefoniche.
Originario di Cava de’ Tirreni (Salerno) e professionista stimato e apprezzato dalla comunità italiana in Olanda, Ferrigno era un esaminatore dellUfficio Europeo dei Brevetti (Epo) in Olanda, un funzionario del dipartimento che si occupava dei nuovi ritrovati su scala mondiale in materia di pacemaker, e tesorieredella comunità italiana di Delft e del Comitato degli italiani residenti allestero (Com.It.Es). Viveva da solo: la moglie, con i due figli, si era trasferita da tempo e tra i due era in corso una procedura di separazione. I funerali saranno celebrati in Italia, proprio nella sua città natale.