Rutelli: “Fini? Inevitabile il suo approdo in altro schieramento”

di Redazione

Francesco RutelliROMA. Secondo il leader di Alleanza per l’Italia, Francesco Rutelli, il presidente della Camera Gianfranco Fini è destinato ad un nuovo schieramento, alla luce dei dissidi con il governoBerlusconi.

“Non credo che Fini pensi continuare a lungo a essere una delle più amate icone della sinistra e puntare a ereditare la guida del centro-destra. A mettere in campo una rottura profonda, direi quotidiana, con il premier e costruire la futura leadership del Pdl. E, da ex coautore della legge Bossi-Fini, a dissociarsi continuamente da Bossi, a partire dai temi dell’immigrazione, restando tutt’uno con la Lega”. Questo il pensiero di Rutelli in un’intervista a Il Sole 24 Ore.

Parole che rappresentano un corteggiamento verso l’ex leader di An? “Io non dico nulla di più. Aspetto”, risponde Rutelli, che, intanto, definisce il suo partito “una start up nata per unire altre forze deluse dal bipolarismo inefficace di cui è vittima il paese”.

Con l’Udc di Casini? “C’è una forte consonanza”, sostiene l’ex esponente del Pd, mentre definisce Di Pietro uno che “pensa solo a massimizzare gli interessi di un piccolo gruppo” e che “sta alimentando un percorso suicida: accreditare la possibilità di far cadere Berlusconi nelle aule dei tribunali è l’estremizzazione di un cammino che in 15 anni si è rivelato la migliore assicurazione sulla vita politica del premier”.

Rutelli ne ha anche per l’attuale schieramento di opposizione: “Non è in grado di presentarsi come forza di governo alternativa”. In particolare, sul Pd commenta: “Vedere i leader sfilare al congresso dei socialisti europei dimostra che si è tornati indietro. Niente di male: porta chiarezza”.

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