NAPOLI. Felpa bianca e lo stesso berretto che avrebbe indossato per compiere il suo omicidio. video
A poche settimane dalla sua cattura, avvenuta nel casertano, Costanzo Apice, il presunto killer di Mariano Bacioterracino, ritorna nella Sanità, il quartiere napoletano, scenario del delitto.
Ad accompagnarlo sono stati il pm della Ddda, Sergio Amato, e i funzionari della squadra scientifica, che stamane hanno cominciato il sopralluogo. Tutta larea intorno alla Antica Caffetteria dei Vergini è stata transennata per circa 100 metri, permettendo così agli investigatori di ricostruire le fasi del delitto riprese dalle telecamere. Loperazione, che ha richiesto un forte dispiegamento di uomini delle forze dellordine, compreso un elicottero della polizia che sorvegliava a bassa quota il cielo di Napoli, ha permesso rilievi alla scientifica, che ha tracciato le sagome dei piedi del presunto killer e disegnato in terra quella di Bacioterracino.
La circolazione del video choc, che ha destato numerose polemiche, ha permesso agli inquirenti, assieme a informazioni confidenziali, di catturare il presunto killer, che avrebbe agito guidato da un sentimento di vendetta che perdurava da 34 anni tra i due clan rivali. Nonostante il clima di forte tensione per loperazione da condurre, i cittadini del rione Sanità non hanno mostrato ostilità nei confronti del presunto omicida, ma sono stati fermi a guardare, lamentandosi per la paralisi di quella parte della città.
Quegli stessi cittadini che furono accusati di essersi mostrati indifferenti allennesima strage di camorra. Ma sarebbe più giusto parlare di paura, e non di omertà e indifferenza, per spiegare le reazioni degli abitanti di quel rione, che vive da anni un clima di guerra tra clan opposti che si contendono il dominio del territorio.