MARCIANISE. Nuovo appuntamento per Festa del libro…parliamone. Sulla scia del successo ottenuto nelle scorse settimane, continua la manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale mirata all’incentivazione del dibattito cittadino su temi culturali di spessore tratti da spunti libreschi.
Giovedì 10 dicembre, alle 18.30, presso la sala polifunzionale della biblioteca sarà la volta di L’età indecente di Marida Lombardo Pijiola, inviata speciale de Il Messaggero ed esperta delle dinamiche attraversanti il mondo giovanile. L’autrice interverrà alla serata per presentare il libro. Il testo, com’è nello stile della Pijiola, rappresenta una full immersion nelle problematiche degli adolescenti italiani di questo terzo millennio, e sarà proprio lo spunto su cui improntare un dibattito che possa ragguagliare in modo soddisfacente circa gli stati d’animo, i pensieri, i modelli comportamentali seguiti dai giovanissimi, nel pieno dell’età di transizione.
Associazioni madrine della serata saranno la Pro Loco, attraverso la sua vice presidente Carmen Laurenza, e l’associazione Angeli, che si avvarrà delle competenze di Caterina Vesta. Ancora una volta la serata sarà introdotta da Domenico Delle Curti, presidente della commissione cultura che, insieme ai suoi membri e ad un gruppo di collaboratori volontari, ha organizzato l’intera kermesse.
L’AUTRICE. Marida Lombardo Pijola è giornalista, inviata speciale a Il Messaggero, dove si è occupata di mafia, di politica, di società. Con il libro Ho dodici anni faccio la cubista mi chiamano principessa, tredici edizioni, ha rivelato il mondo segreto e i nuovi riti dei pre-adolescenti. Madre di tre figli adolescenti, è autrice di inchieste per il suo giornale e commentatrice sui principali network televisivi e radiofonici. Ha ricevuto da Telefono Azzurro una targa per la sua attività in favore dei minori.
IL LIBRO. L’età indecente il nuovo libro altro non è che un nuovo viaggio di Marida Lombardo Pijola nel mondo dei ragazzi, per documentare una deriva che si allarga inarrestabilmente, e raccontare ciò che trasforma le famiglie in non-luoghi nei quali si convive senza condividere. Attraverso la narrazione incrociata di una madre e di un figlio, lautrice rivela i percorsi che separano i ragazzi dai loro genitori, nei momenti segreti di vendette e sorprese insperate, alla ricerca di ciò che gli uni degli altri non sanno o non vogliono sapere, cercando uno sbocco che li porti a ritrovarsi.