SANTARPINO. I bambini presi con le mani nella marmellata reagiscono urlando e strepitando. Di Santo e soci, colti con le mani nel sacco, non sanno fare altro, come hanno sempre fatto, che offendere e denigrare.
Lo afferma il Pd, che replica alle ultime accuse della maggioranza guidata dal sindaco Eugenio Di Santo. Non una parola sulla nostra documentata denuncia che informa i cittadini sulla divisione della torta degli incarichi e consulenze. L’opposizione non ha fatto altro che smascherare le loro tante false promesse. E, loro, non avendo argomenti per smentire fatti e numeri, ricorrono a quello che sanno fare bene. Diffamare e falsificare, falsificare e diffamare. Domenica scorsa hanno distribuito un volantino zeppo di falsità. Ogni riga, un rigo e mezzo di menzogne.
Linterrogazione Florino. Un cumulo di idiozie miste a vergognosi attacchi personali e familiari, di cui i mandanti saranno costretti a pentirsi amaramente. Anche quelli che all’epoca dei fatti, moderni scribi e farisei, fingevano di prendere le distanze dal famigerato trio Brasiello-Capasso-Di Santo e oggi, con il volantino a firma di Alleanza Democratica, sottoscrivono quelle false, infamanti e diffamatorie accuse. Non dicono, i falsari, che quel documento non ha prodotto nulla perché nulla poteva produrre a fronte di atti e provvedimenti amministrativamente corretti. E che i provvedimenti criticati sono tutti riferiti alla gestione delle precedenti amministrazioni, poiché in quella famigerata interrogazione, i falsari non producono neppure un atto ascrivibile alla gestione del sindaco Savoia e gli atti chiamati in causa sono tutti della Giunta Dell’Aversana. Come, sempre i falsari, non dicono che non esiste agli atti del Comune di SantArpino un solo provvedimento che prevede nomine o incarichi del fratello dell’ex-sindaco.
Cari concittadini, gli attuali amministratori continuano a fuggire di fronte alla nostra richiesta di un confronto pubblico. Hanno paura di essere sconfessati e sbugiardati dagli atti e dai fatti. Loro sanno bene che la gestione familiare della Giunta Savoia è solo una leggenda metropolitana. Infatti, quella gestione nulla ha a che fare con gli incarichi di cui alla famigerata interrogazione Florino. Nella sostanza, annebbiati dalla cattiveria e accecati dall’invidia, non si accorgevano che quell’interrogazione era un atto di accusa contro se stessi e non contro la Giunta Savoia. Cattivi, invidiosi e incapaci.
Ora, diteci voi cari concittadini: sono credibili questi amministratori che fanno un esposto contro una serie di provvedimenti deliberati dalla Giunta DellAversana da loro stessi definita una Giunta modello? Qual è la verità? Quella dellesposto o quella delle esternazioni del duo Di Santo-Capasso? La verità è che questi signori sono marci dentro, hanno il cuore gonfio di odio e l’anima annerita dallinvidia. Non sanno più a cosa aggrapparsi per tentare di giustificare il loro fallimento e le loro mancate promesse: nessuna mantenuta. Avevano promesso trasparenza, legalità e il principio della rotazione. Tutto falso e hanno anche la spudoratezza di scrivere naturalmente stiamo seguendo il principi della rotazione. Invece, i tecnici sono stati incaricati in violazione della stessa delibera da loro adottata per la istituzione dell’albo di fiducia dei tecnici (Delibera n. 172 del 10/10/2008). Il responsabile dell’Ufficio, addirittura, in una determina di incarico, scrive nella motivazione che ha perso le domande ed i curricula. Quindi c’è da ritenere che gli incarichi siano stati affidati in base al criterio dello iure sanguinis, iure amicitiae, iure clientis, cioè parenti, amici e clienti.
Infine, il fatto che si sia potuto incorrere in un errore di omonimia, per la qual cosa ci scusiamo con gli interessati, non cambia la sostanza delle cose, anzi la peggiora. Infatti, risulta aumentato il tasso di nepotismo, familismo e clientelismo passando dall’offerta 3 all’offerta 2+1. E ci fermiamo qui, sempre disponibili ad un pubblico confronto. Ma continuiamo a dubitare che accettiate. Buon anno 2010…e senza invidia.