TRENTOLA DUCENTA. La Fabiana D. Costruzioni, nella persona della sua legale rappresentante Margherita Musto, replica alle accuse avanzate da Ornella Pedace, che ha denunciato di essere stata messa in condizione di lasciare la sua abitazione.
Nascondendosi dietro al vittimismo e alla fasulla storia di martire perseguitata dalle richieste di una società privata e dallabbandono delle istituzioni, – afferma la Musto – è ricorsa, e non è la prima volta, al mezzo della stampa strumentalizzando una vicenda di cui lei stessa sta realizzando lepilogo. Si vuole intenerire la cittadinanza, omettendo invece la reale situazione e solo la dimostrazione di quanta falsità si nasconde dietro un fievole appello. La società, proprietaria solo da pochi anni delledificazione ormai fatiscente, è stata da sempre impedita di godere del proprio bene, ostacolata con qualsiasi mezzo anche più machiavellico ideato dalla Pedace. Sono diversi anni che
Nonostante tutto, – sottolinea la Musto – la società, comprendendo i disagi di una giovane ragazza, decise di andarle incontro offrendogli la possibilità di una temporanea collocazione, migliore e direi più salubre rispetto a dove vive, in attesa di ripristino dellimmobile, come la stessa ha affermato. Al contrario di quanto dichiarato, però,
Nelle dichiarazioni rilasciate dalla Pedace si parla di muri marci, di infiltrazioni determinate dalla rimozione della copertura, ebbene per trasparenza affermiamo che tale situazione persisteva già prima della rimozione della copertura in amianto, purtroppo ciò è determinato dalla vetustà dei luoghi e dalla totale incuria della famiglia Pedace che occupava limmobile da oltre un ventennio e mai si è preoccupata di intervenire apportando eventuali migliorie. Infine, per quanto di nostra competenza, chiariamo la posizione della Pubblica amministrazione circa le accuse sollevate sulliniziativa presa. Lintervento della Pubblica amministrazione mediante lemissione della sola ordinanza per la messa in sicurezza e la rimozione delle onduline di amianto è stato solo linizio della vera azione che al contrario avrebbe dovuto eseguire, difatti la stessa Pa è tenuta a salvaguardare linteresse collettivo e la precarietà dei luoghi giustificavano tale iniziativa sia nellinteresse della stessa Pedace che occupava limmobile sottostante, che della sicurezza pubblica, perché non si dimentichi la Rossella OHara dei nostri tempi che la sicurezza pubblica deve essere salvaguardata anche sacrificando linteresse del singolo. Nonostante il loro dovere, escludiamo però che ci sia stata una totale indifferenza dellamministrazione nei confronti delle richieste della Pedace, piuttosto crediamo che gli interventi prospettati dal Comune, letteralmente rifiutati, non corrispondevano alle irragionevoli aspettative della richiedente.
Vi è di più. Se tutto quanto dichiarato dalla Pedace equivalesse al vero, allora ci si domanda per quale ragione la Pedace, tanto audace e combattente per la difesa della sua proprietà, è giunta a farsi cadere le macerie addosso restando incurante fino a questo momento delle condizioni in viveva, escludiamo le difficoltà economiche, e per quale ragione la signorra Pedace avanzava delle paradossali pretese in cambio di quel immobile, privo di valore economico, che lei stessa ritiene intriso di un inestimabile valore affettivo. Queste solo alcune delle nefandezze escogitate dalla piccola Pedace per impedire che altri oltre a lei potessero disporre della proprietà, dunque non resta che concludere chiarendogli che alcuno vuole togliergli niente, semmai si vuole salvaguardare lincolumità sua e degli abitanti di quella casa armai ridotta a rovina, anzi invitiamo pubblicamente
Quanto alla Fabiana D. Costruzioni, – conclude la Musto – dichiaro che procederà legittimamente per quanto di competenza per riprendersi quel diritto che ad oggi sembra essergli stato precluso, disporre di un bene di cui si è proprietari costituisce un pieno diritto è certamente non potrà essere impedito da dicerie di una giovane che è solo in cerca di protagonismo.
Il caso di Ornella Pedace: Difenderò la mia casa di Redazione del 28/11/2009