Poliambulatorio, distributore ticket guasto da mesi

di Antonio Arduino

 AVERSA. Dopo averne fatto inutilmente richiesta alla direzione, da ormai due mesi, per ottenerla provano a rivolgersi alla Befana e tra qualche ora appenderanno la classica calza al camino, sperando che arrivi il dono tanto desiderato.

Si tratta di una emettitrice automatica di ticket sanitari nuova o, se possibile, semplicemente la riparazione di quella esistente. A chiedere il dono sono gli operatori del poliambulatorio di via Di Giacomo.

“Non lo chiediamo per noi, ma – spiegano – per gli utenti di questa struttura. Perché la macchinetta collocata al piano terra è fuori uso dalla fine di ottobre e segnalare il guasto, fino ad oggi, non è servito a niente. Tant’è che ancora non si sa se e quando sarà rimessa in funzione, malgrado il fuori servizio crei grossi problemi agli utenti non esenti che per pagare il ticket devono raggiungere l’ufficio postale o l’ospedale Moscati dove c’è una macchinetta automatica funzionante”.

Proprio così, come si legge negli avvisi attaccati all’emettitrice automatica di ticket sanitari, l’utente per essere sottoposto a visita specialista o ad esami diagnostici presso il poliambulatorio deve prima provvedere al pagamento del ticket recandosi all’ufficio postale o, in alternativa, all’ospedale Moscati, dove l’emettritrice automatica è funzionante, poi deve tornare al poliambulatorio.

 Considerando che gli uffici postali di Aversa sono pochissimi, sono sempre affollati e sono tutti abbastanza distanti dal poliambulatorio, così come è distante l’ospedale Moscati che si trova esattamente dal lato opposto della città, obbligare l’utenza del poliambulatorio a raggiungere l’uno o l’altro per pagare il ticket, se dovuto, crea grosse difficoltà. Così sarebbe importante provvedere a sostituire o far riparare, se possibile, l’apparecchio guasto.

“Purtroppo – riprendono gli operatori dell’ex Inam – sembra che i tecnici addetti alla manutenzione non intendano intervenire perché il contratto con la ditta dalla quale dipendono sarebbe scaduto”. A questo punto è d’obbligo chiedere a chi spetterebbe rinnovare il contratto, se all’Asl Caserta o alla Banca Nazionale del Lavoro che ha offerto (in dono o in comodato d’uso?) l’apparecchio all’ex Asl Ce2. Comunque sia, a chiunque tocchi, se tra i compiti dell’Azienda sanitaria c’è anche quello di rendere più agevoli i percorsi assistenziali all’utenza, di certo è importante riparare il guasto e rimettere in funzione la macchina. Magari come dono per l’Epifania.

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Redazione
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