NAPOLI. Gli uomini della Direzione investigativa antimafia, guidati dal capocentro Maurizio Vallone,ha sequestratobeni per un ammontare complessivo di circa 3 milioni nei confronti del boss detenuto Aniello Ruocco, capo del clan attivo nel nolano.
Secondo le indagini, attraverso l’intestazione fittizia a familiari e altri prestanome, Ruocco, 47 anni, alias “Bibì”,avrebbe aggirato la normativa antimafia per le aziende che facevano capo al clan. Sequestrati un fabbricato non ancora ultimato a Saviano, due aziende agricole con migliaia di alberi di nocciole a Piazzolla di Nola e un’azienda agricola a Latina.
Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Napoli (presidente Mario Cozzi, giudici Michele Mazzeo e Paola Fallace), ed ha permesso di scardinare il sistema economico camorristico messo in atto dal clan Ruocco- Somma che per anni, con artifici imprenditoriali e strutture aziendali ad hoc è riuscito ad eludere la normativa antimafia.