Fondi Pas, Polverino mette sotto accusa Gabriele

di Redazione

Angelo PolverinoNAPOLI. E’ stato il primo a scagliarsi contro i tagli della Gelmini. Ma ora è trascinato in uno scandalo, che vede centinaia di scuole della Campania, con in testa dirigenti, docenti, per la maggior parte precari, ed un migliaio di giovani fuoriusciti dal sistema di istruzione, in piena contestazione.

L’assessore all’Istruzione della Regione Campania, Corrado Gabriele, è finito così sotto accusa, a seguito della denuncia del Consigliere del Pdl, Angelo Polverino. “Gabriele aveva assicurato – ricorda il consigliere di opposizione – di mettere in campo tutte le risorse per far fronte ai provvedimenti della Gelmini, dimenticando che da anni non riconosce un centesimo alle scuole, in attesa di finanziamento per aver attivato e concluso i Percorsi alternativi sperimentali. Percorsi rivolti ai giovani disoccupati ed esclusi dai contesti scolastici e sociali. Sono stati avviati – chiarisce Polverino – per il recupero, il reinserimento ed il successo formativo per tutti coloro che hanno abbandonato la scuola e che vengono tenuti lontano da ogni forma di criminalità organizzata, attraverso un programma didattico innovativo, finalizzato all’acquisizione di competenze tecnico professionali. Il Pas ha come suo punto di arrivo un immediato ed autonomo inserimento nel mondo del lavoro”.

Con i Pas, vengono a formarsi importanti figure professionali: parrucchieri, elettricisti, idraulici, falegnami, ceramisti, banconisti, pizzaioli. Quelle figure divenute indispensabili, per immettersi subito nel mondo del lavoro. In sintesi, il Percorso è concepito per assicurare la piena interazione tra scuola, formazione ed aziende, includendo anche importantissimi tirocini. “Sono migliaia le persone interessate e rimaste vittime dell’incuria dell’assessorato, retto da Gabriele. Due percorsi biennali, che hanno già coinvolto un centinaio di scuole, sono stati portati a termine, con una media di dieci allievi per progetto, ai quali era stato promesso un assegno di trecento euro all’anno, senza contare il compenso mai corrisposto al personale docente e Ata. Giovani, già qualificati, che non hanno visto un euro e che fanno la fila davanti alle Presidenze, per avere notizie. Ma la maggior parte delle scuole – continua il pidiellino – non sono state finanziate dalla Regione e soltanto poche privilegiate hanno ricevuto il 40% della sola prima annualità del primo biennio. Nonostante tutto, le attività sono partite anche quest’anno e devono chiudersi nell’anno scolastico 2010 – 2011”.

La vicenda assume risvolti inquietanti anche per la validità del titolo. E’ lo stesso Polverino ad ammetterlo: “Nessun funzionario regionale ha presieduto le Commissioni per il rilascio dell’attestato di qualifica. Per di più sono state disattese le procedure per l’espletamento degli esami finali. Non mi risulta che ci sia stata una delibera ad hoc per delegare i Dirigenti scolastici, perché assumessero la funzione di Presidenti delle Commissioni. A questo bisogna aggiungere che il nuovo Dirigente regionale dei Pas non rilascia le qualifiche. I partecipanti sono creditori di 600 euro, la cui copertura finanziaria risulta dubbia, dal momento che non si capisce da quale capitolo di spesa saranno attinti. Quindi senza soldi e per di più con una qualifica incerta. Altri mille – conclude Polverino – hanno iniziato il secondo anno, con un credito di trecento euro. La situazione pregressa mette e non poco in difficoltà i Dirigenti scolastici, incalzati quotidianamente dalle pressioni dei fornitori e dai debiti che hanno accumulato in questi anni. Debiti che investono principalmente i precari della scuola, ai quali era stato assicurato da Bassolino e dall’assessore Gabriele la prospettiva di lavorare all’interno di percorsi integrati”.

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