CASERTA. Il Piano Casa, approvato con legge regionale n.19 del 28 dicembre scorso, è stato analizzato in seno alla direzione cittadina dellUdc, riunitasi in tavolo di lavoro col dipartimento Urbanistica.
Presenti col segretario cittadino Alberto Zaza dAulisio (nella foto) ed il vicario Marco Lugni, il capogruppo consiliare Giuseppe Greco, il consigliere Pierpaolo Puoti, oltre al segretario provinciale Gianni Mancino.
Dopo ampia ed approfondita discussione, lUdc evidenzia: 1) di stigmatizzare linerzia dellamministrazione comunale in carica, che in quattro anni circa non è stata in grado di dare ulteriore impulso alla procedura di pianificazione avviata dalla precedente amministrazione; 2) che lo sviluppo di Caserta deve obbligatoriamente essere programmato attraverso una pianificazione organica e complessiva del territorio, il cui strumento naturale è il Piano Urbanistico Comunale (Puc); 3) la necessità di valutare con particolare attenzione le previsioni contenute nel piano territoriale di coordinamento provinciale, sulla scorta delle reali esigenze di Caserta, Città e Capoluogo; 4) che il piano casa, quindi, non può e non deve essere un surrogato del Puc, bensì costituire un opportunità per consentire ai semplici cittadini quegli interventi sulle proprie abitazioni, normati dalla nuova Legge Regionale.
Grande attenzione, invece, si deve porre per gli interventi che possono dar corso ad ipotesi di trasformazione del territorio cittadino con nuovi insediamenti, che ritengono dallo scudocrociato se avulsi da un programma coordinato, appesantirebbero lesistente deficit di standard e potrebbero compromettere ogni altro indicatore della qualità urbana.
LUdc, pertanto, ribadisce di essere vigile sui processi di trasformazione del territorio ed attento alle istanze sociali, se correttamente individuate in misura e qualità. E, infine, stigmatizza il comportamento dellamministrazione che, nella imminenza di scadenze impegnative, continua ad eludere ogni forma di confronto e verifica.