WASHINGTON. Sconfitta per i democratici di Obama nel Massachusetts dove il repubblicano Scott Brown ha ottenuto il 52% delle preferenze contro la rivale Martha Coakley, conquistando un seggio che per 60 anni è stato monopolio della famiglia Kennedy.
Obama, inoltre, perde la maggioranza qualificata di 60 voti al Senato, che gli consentiva di evitare qualsiasi forma di ostruzionismo da parte dei repubblicani. Ora potrebbe complicarsi la strada verso lapprovazione della riforma sanitaria.
Per i repubblicani è il 41° senatore, per i democratici invece è la terza batosta consecutiva dopo New Jersey e Virginia. Secondo gli esperti, Brown sarebbe riuscito a conquistare il voto degli indipendenti, e questo avrebbe fatto la differenza. Un fatto da non sottovalutare, come sottolinea Celinda Lake, esperta in sondaggi della campagna della Coakley: “Come partito dobbiamo capire cosa fare prima che questa ondata arrivi alle elezioni di metà mandato a novembre”. La Lake ha attaccato duramente la Casa Bianca per aver sottostimato la rabbia degli elettori del Massachusetts e per l’incapacità di affrontare la crisi che, a suo parere, ha attirato sui democratici la rabbia degli elettori indipendenti preoccupati per lo stato dell’economia: “Se Scott Brown vince è perché è diventato il candidato del cambiamento. Gli elettori votano per il cambiamento come nel 2008, ma lo vogliono vedere. E adesso pensano che Washington abbia fatto la politica di Wall Street, non quella di Main Street”. Lo stratega della Casa Bianca David Axelrod ha risposto indirettamente alle accuse dello staff della Coakley: “La Casa Bianca ha fatto tutto il possibile. Se ci avessero interpellato prima, avremmo risposto prima”.