PARIGI. Alla fine Flavio Briatore lha spuntata sulla Federazione internazionale dell’automobilismo.
Il Tribunale di Grande Istanza di Parigi, infatti, ha annullato la squalifica che il Consiglio Mondiale dello Sport dellaFia aveva inflitto allex team principal della Renault ritenendola irregolare.
La vicenda è relativa al cosiddetto Singaporegate cioè lo scandalo secondo il quale la Fia ritenne responsabile proprio Briatore di una macchinazione per provocare lincidente di Nelsiho Piquet per fare entrare in pista la safety car e, quindi, favorire il pilota della Renault Fernando Alonso che poi effettivamente vinse la gara.
Ma il Tribunale di Grande Istanza ha sentenziato lestraneità per Briatore ordinando alla Fia il reintegro del manager e assegnando allo stesso Briatore 15mila euro per risarcimento danni, pochi nei confronti dal milione di euro chiesto dal team manager. Il Tgi parigino ha risarcito di 5mila euro a Pat Symonds, ex direttore tecnico della scuderia Renault, che ne aveva chiesti 500mila. Anche Symonds era stato squalificato per il suo coinvolgimento nel “Singaporegate”, ma per soli cinque anni.