Chiamparino guida i “Si-Tav”. Bresso: “A Bossi interessa solo la Lombardia”

di Redazione

Sergio ChiamparinoTORINO. Si è tenuta al Lingotto la contromanifestazione del comitato “Si-Tav”, dopo il corteo in val di Susa dei ventimila che invece dicevano “No” alla linea veloce Torino-Lione.

A partecipare il sindaco del capoluogo piemontese Sergio Chiamparino: “Non è una dimostrazione muscolare quella di oggi, tanto meno un braccio di ferro – ha detto il primo cittadino – ma solo una grande occasione democratica per illustrare un’opera di cui l’Italia ha bisogno per stare sul mercato. Un’opera davvero bipartisan: infatti qui non c’è nessuna bandiera di partito. Un’opera bipartisan come furono il traforo del Frejus e in tempi più recenti la metropolitana di Torino, che, programmata decine di anni, fu oggetto degli stessi timori anche da parte degli ambientalisti e di cui invece i torinesi possono ora godere”.

Chiamparino poi “giustifica” l’assenza del Pdl al Lingotto: “Per ragioni politiche legate alla campagna elettorale, – ha sottolineato il sindaco – alcune forze del centrodestra non hanno partecipato. Mi dispiace, l’iniziativa era nata bipartisan e per quel che ci riguarda continueremo a considerarla tale”.

Gli fa eco Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte: “Non è una semplice fantasia il fatto che Bossi sia molto più interessato agli investimenti sulla Lombardia. – ha detto il governatore piemontese – Dato che le risorse scarse hanno allocazioni alternative, a Bossi interessa che si vada avanti da Milano in là, piuttosto che sulla tratta piemontese”. Sulle proteste dei No-Tav, la Bresso è chiara: “Manifestare è legittimo ma non compete agli abitanti della valle dire se un grande progetto europeo è utile oppure no. Gli amministratori locali si devono preoccupare delle ricadute sui loro territori, massimizzando quelle positive e dimezzando quelle negative”.

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