Delbono si dimette. Bersani: “Urgenza di elezioni”

di Emma Zampella

 BOLOGNA. Termina con le dimissioni la bufera che ha coinvolto il sindaco di Bologna nell’inchiesta “Cinzia- Gate”.

Con una stretta di mano al presidente del Consiglio Comunale, Maurizio Cevenini, e agli assessori che si sono recati in ufficio per salutarlo privatamente. Nessuna dichiarazione ai giornalisti. Così ha dato le sue dimissioni il sindaco di Bologna, Flavio Delbono.

“Visto l’articolo 53, comma 3 ,del Testo unico degli enti locali rassegno le mie dimissioni”: con queste parole ha messo fine alla sua carriera di sindaco, in seguito al Consiglio Comunale, convocato per varare il bilancio. La decisione era stata anticipata dallo stesso lo scorso lunedì e supportata dall’approvazione del segreto nazionale del Pd, Pierluigi Bersani.

La comunicazione delle sue dimissioni è stata secca, senza alcun commento, contrariamente alla sua vicenda personale che lo vede indagato per abuso d’ufficio, peculato, truffa aggravata e tentata induzione a tacere o mentire davanti all’autorità giudiziaria che invece ha tenuto banco sui quotidiani nazionali per giorni.

Dell’urgenza dell’approvazione del decreto ne ha parlato anche Bersani che si è sempre pronunciato favore per “andare al voto nel più breve tempo possibile, con la sola compatibilità dell’approvazione del bilancio, necessario alla città, e nel rispetto delle norme generali sulle autonomie locali. Se tutto questo è compatibile con voto il 28 di marzo, da parte del Pd non c’è nessun problema”.

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