ROMA. Sembrano definirsi i meccanismi che condurranno alle prossime regionali. Ma i giochi sono ancora aperti e il quadro politico potrebbe subire ancora dei cambiamenti.
Intanto, si smarca dallincertezza il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, che è categorico su almeno un punto: no allalleanza con lUdc di Pier Ferdinando Casini. E lo ha fatto sapere, con toni alterati ma decisi, allinaugurazione dellUniversità di Pavia.Vada da solo, visto che si ritiene così forte, anche perché sopra il Po non sembra essere rimasto spazio e le trattative sembrano essere concluse.
Ma
Su questo punto la replica di Casini non si è fatta attendere, accusando la politica del leader dei Verdi come arrogante per il suo voler dettare regole al sud, la cui caratterizzazione politica sembra essere di centro sinistra. Pretendono di dettare le alleanze non solo al nord, dove noi non siamo disponibili a intese con loro e loro con noi, ma anche al sud. È un problema che riguarda
Anche perché non sembrano mutarsi i rapporti tra Lega e Pdl, la cui coalizione sembra sempre più forte e decisa: L
E prendendo spunto dalla scelta politica dellUdc, il Pd di Bersani crea il suo equilibrio. Ci sono invece 2-3 situazioni non semplici sulle quali bisogna ancora lavorare. Noi stiamo agendo per fare del Pd il perno di convergenze più ampie per battere la destra e delineare i primi elementi di una possibile alternativa. Vedo quello che sta succedendo tra destra e Udc che ha fatto una scelta politica generale. Noi ne prendiamo atto e lavoriamo Regione per Regione in chiave federalista per vedere se ci sono convergenze su programmi e candidature, dice Bersani facendo presente che il quadro di certezza di 9 regioni. E poi commenta invece Giro – è inaccettabile che l’Udc quando cerca l’accordo con il Pd dialoga direttamente con Bersani o con D’Alema e cerchi con loro l’intesa diretta anche se censurabile. Mentre quando cercano l’accordo con il Pdl, Casini e i suoi dichiarano davanti a tutte le Tv locali e nazionali che loro l’intesa la fanno solo e soltanto con in candidati presidenti, come nel caso della Polverini, e non con il Pdl e tantomeno con Silvio Berlusconi cheè e resta per loro Belzebù.
Ma dal Pdl Daniele Capezzone fa sapere che qualsiasi siano le alleanze che si determineranno tra il partito di Berlusconi e quello di Casini, c’è da ritenere che gli elettori italiani non premieranno gli eccessi di furbizia, di ambiguità e di tatticismo, chiunque se ne renda responsabile.
E linvito a prendere una posizione per Casini arriva anche dal leader dellIdv Antonio di Pietro che fa sapere della possibilità di un matrimonio con lUdc a patto che questo mantengano la monogamia: Non esiste – ha aggiunto Di Pietro – nel nostro Paese matrimonio con due mogli. Io, politicamente, vorrei andare a letto con una persona di cui ho fiducia, che condivide con me un progetto.Il leader dellIdv inoltre si dichiara disponibile ad accettare entrambi i candidati alle primarie di Puglia, evidenziando la necessità di una rottura con il passato e il bisogno di una politica di trasparenza e maggiore effcienza.
Fiduciosa agli accordi con lUdc si dice anche
Il piano delle alleanze sarà definitio il prossimo mercoledì, quando nellufficio di presidenza del Pdl si saprà cosa fare dellUdc, anche se Berlusconi ha fatto sapere che lo spiraglio a trattative con Casini è molto piccolo.