Haiti, è Guido Galli la seconda vittima italiana

di Angela Oliva

Guido GalliPORT AU PRINCE (Haiti). La seconda vittima italiana del terremoto di Haiti è il funzionario dell’Onu Guido Galli.

A dare la notizia è stato il responsabile per il peacekeeping dell’Onu Alain Leroy e la Farnesina ha confermato che il corpo del 45enne è stato ritrovato tra le macerie dell’hotel Christoper, interamente crollato durante la scossa di terremoto dello scorso martedì scorso. L’albergo era la sede delle forze di pace dell’Onu sull’isola haitiana e la Minusth aveva il suo quartier generale e dove potrebbe essere sepolta tra le sue macerie anche un altro funzionario italiano Cecilia Corneo, 39 anni, che ad oggi risulta dispersa.

Oltre alla Corneo, secondo la Farnesina, ci sono ancora sette italiani dispersi che potrebbero essere ancora contattati, mentre per altri due la Farnesina ammette che “ci sono fondate e concrete ragioni di forte preoccupazione. Nel Caribbean Market di Port au Prince, dove lavorava anche il commerciante italiano Antonio Sperduto, i soccorritori stanno estraendo dalle macerie solo cadaveri.

Attualmente sono due le vittime italiane accertate, dopo Gigliola Martino, la 70enne nata ad Haiti da genitori italiani che è morta per le gravi ferite riportate, è giunta oggi la notizia della morte di Guido Galli che ha distrutto le speranze della famiglia che in Italia aspettava qualche buona notizia: “Siamo distrutti. Non ho la forza di dire altro. Speravamo in un miracolo. Poi, ieri sera, ci hanno detto che avevano trovato il corpo. – ha detto la madre di Galli – Ho la casa piena di amici venuti qua a darci conforto in questo momento terribile. Ieri sera, dopo le 22, l’Onu ci ha telefonato per dirci che era stato trovato il corpo, ma che ancora servivano accertamenti per avere la certezza che fosse Guido. Poi è arrivata la conferma. Aspetto le decisioni sul rimpatrio della salma – ha detto ancora la signora Galli -, credo che spettino all’Onu. Quel lavoro lo aveva scelto, era contento di impegnarsi per il rispetto dei diritti umani”.

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