Confiscata villa a Bruno Buttone, boss del clan Belforte

di Redazione

la villa confiscata a ButtoneCAPODRISE. Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto la confisca della villa, situata a Capodrise, di Bruno Buttone, ritenuto elemento di vertice del clan camorristico dei Belforte, attivo a Marcianise e nei comuni limitrofi.

Nei confronti del 37enne è stata applicata anche la misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per due anni, in aggravamento alla misura già disposta tre anni fa.

L’immobile, il cui valore si aggira attorno a un milione di euro, era già stato sequestrato nei mesi scorsi all’esito delle indagini condotte dalla Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Caserta, che avevano consentito di sequestrare altri beni per un valore di circa un milione e mezzo di euro anche a carico di Claudio Buttone, fratello di Bruno.

Buttone, attualmente detenuto al regime del 41bis, per i reati di omicidio, tentato omicidio, estorsioni aggravate dal metodo camorristico, secondo gli inquirenti aveva assunto la leadership del clan Belforte (alias “Mazzacane”) dopo l’arresto dei fratelli Domenico e Salvatore Belforte, ai quali è legato da vincoli di parentela.

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