Esposito (Pd): “Non lasciamo il partito, restiamo per realizzare un’idea”

di Redazione

Lucia Esposito SAN NICOLA LA STRADA. “Emorragia”, “stillicidio”. Sono questi alcuni dei termini per definire l’abbandono del Pd da parte di Enzo Carra e Renzo Lusetti, il nono e il decimo deputato a fuoriuscire dal partito.

Se nessuno difende le ragioni dei due transfughi, che hanno scelto la sponda dell’Udc, sono in molti a criticare la sottovalutazione di Bersani del fenomeno. Dopo Mantini, Ria, Gaglione, Calearo, Lanzillotta, Vernetti, Mosella, Cesario, mercoledì scorso è stata la volta di Carra e Lusetti di annunciare l’abbandono: la candidatura di Emma Bonino nel Lazio è solo la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”. In realtà, dopo il congresso è cambiata la natura del partito. Si è fatta più evidente l’intenzione di divenire un partito di sinistra che poi si allea con il centro; e allora tanto vale andarci con il centro, e cioè con l’Udc.

“Se Emma Bonino fosse stata candidata alla Presidenza della Regione Campania non avrei sicuramente lasciato il Pd”. La risposta secca è senza alcun tentennamento è di Lucia Esposito (nella foto), consigliere comunale del Pd di San Nicola La Strada, già due volte assessore provinciale e candidata, in pectore, ad un posto per le elezioni regionali del 21 marzo prossimo. “Mi spiace molto che abbiano lasciato il Pd. – ha aggiunto l’esponente democratica – Io credo che le motivazioni di questa scelta non abbiano in realtà un fondamento ma siano stato solo prese a pretesto per andare via. Queste sono loro scelte ed io le rispetto. La Bonino mi piace molto, è preparata ed in Europa ha fatto molto bene e non credo che il suo anticlericalismo possa nuocere al partito. Non trovo alcuna contraddizione alla candidatura della Bonino. – sottolinea – Noi (l’allusione è tutti gli esponenti ex Ppi confluiti nel Pd, ndr.) portiamo i nostri valori cristiano ma non ci facciamo dettare la linea politica dalla Santa Sede”.

Tuttavia, c’è un disagio nel partito dopo il congresso e si avverte. Il Pd c’è se c’è vocazione maggioritaria; se non c’è questa vocazione vuol dire rompete le righe. “Credo – ha concluso la Esposito – che il problema, per quanto mi riguarda non si pone. Per me, come del resto per tutta la sezione cittadina del Pd, continua il percorso che ci siamo dati sin dall’inizio, cioè da quanto è nato il Pd, nonostante, debbo ammettere, che ci siano dei problemi all’interno del nostro partito. La posizione del Pd sannicolese è e rimarrà la stessa di sempre. Noi stiamo lavorando per il Pd e non contro il Pd. Nonostante le difficoltà, andiamo avanti con il nostro programma che ci vede fortemente impegnati a contrastare l’attuale maggioranza alla guida del Comune e che, in prospettiva, già da ora ci vede proiettati verso le prossime elezioni provinciali e regionali”.

Elezioni che hanno già visto chiudere sul nome del capogruppo del Pd Giuseppe Celiento il nominativo del candidato alle provinciali per quanto riguarda il collegio 27 (San Nicola-Recale), mentre per quanto riguarda la Regione, anche se la Esposito dovrebbe essere una delle tre donne inserite dal partito, non c’è al momento alcuna conferma, anche se la stessa è il riferimento dell’area Franceschini e, quindi, potenzialmente, candidata.

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