SANTARPINO. Erano appena due gli argomenti in discussione laltra sera in Consiglio comunale ma, secondo il gruppo di opposizione del Pd, sono bastati, ancora una volta, a mettere in evidenza l’assoluta inaffidabilità e parzialità del presidente del Consiglio.
Il primo argomento, – spiegano i democratici guidati dal capogruppo Elpidio Del Prete che riguardava la nomina del revisore dei conti, ha immediatamente fatto perdere la tramontana al padrone di casa. Di fronte alle motivate argomentazione rispetto ad una serie di vizi di illegittimità che presentava la proposta agli atti (non tutta la documentazione era nel fascicolo visionato, mancava un parere nonostante che nella proposta di deliberazione fosse richiamato) il presidente del Consiglio non ha saputo far di meglio che scaricare sui tecnici e passare, comunque, alla votazione, solo in base alla logica e alla forza dei numeri, e non tenendo in alcun conto le osservazioni della minoranza. Ma cosa ancora più grave è che un assessore, di fronte alle motivate contestazioni, ha affermato che erano argomentazioni speciose ed inutili. In pratica, lassessore ha confermato che per questa maggioranza il rispetto delle legge e delle regole è una cosa inutile.
Il secondo argomento continua il Pdl era relativo allapprovazione del Programma annuale per le consulenze e anche su tale proposta nonostante le osservazioni motivate della minoranza si è assistito al solito copione: votare, votare, votare e senza avere neanche il coraggio, come giustamente ha sottolineato l’opposizione, di riconoscere che su tale questione, ancora una volta, la maggioranza si è rimangiato tutto quello che aveva promesso in campagna elettorale: mai più consulenze. Il nostro impegno, dicevano Lettera, Brasiello e sodali, sarà quello di valorizzare le risorse umane interne dell’amministrazione. Invece solo e sempre promesse non mantenute.