TEVEROLA. Un’altra pesante beffa per il Royal Teverola che nella gara valida per l’ottava giornata di campionato, impatta in un pareggio casalingo in cui il vero protagonista della gara non è una delle ragazze scese in campo, …
… ma l’uomo in giacchetta nera che con decisioni inspiegabili nega la gioia della vittoria alle padrone di casa. Impossibile elencaretutti gli errori commessi dal direttore di gara che dal primo all’ultimo minuto si accanisce contro mister Portogallo e le sue ragazze, negando a fine gara un rigore sacrosanto che avrebbe potuto cambiare l’esito dell’incontro. Mister Portogallo mandava in campo dall’inizio il quintetto composto da Leonelli, Santi, Bottiglieri, Rondinone e Provenzano, e le gialloblu rispondevano subito alle direttive impartite dal mister siglando il gol del momentaneo vantaggio con Patrizia Santi. Dopo il gol della fuoriclasse campana l’arbitro decideva di salire sugli scudi e di innervosire Bottiglieri e company, che subivano quindi un micidiale uno-due da parte dell’Ischia che riusciva a chiudere la prima frazioen di gioco in vantaggio per
Nella ripresa ci pensava Rondinone prima a pareggiare i conti e poi a portare in vantaggio la sue squadra con un gol di pregevole fattura. L’Ischia però non molla e pareggia subito dopo siglando il gol del definitivo 3 pari. A un minuto dalla fine l’arbitro non concede al Teverola un nettissimo calcio di rigore e mette la ciliegina sulla torta ad una gara che ha dell’incredibile.
Rammaricato a fine gara il presidente Giuseppe Verolla: “Non ho parole per quanto combinato dal direttore di gara. Dopo la direzione arbitrale subita contro il Costa d’Amalfi pensavo che non si potesse peggiorare, e invece oggi l’arbitro ha voluto regalarmi una direzione molto piu’ faziosa ed incredibile. Alle mie ragazze non ho nulla da rimproverare, all’Aia qualcosina si. In due gare abbiamo perso 5 punti perchè ci mandano arbitri che non sanno o non vogliono arbitrare come è stato loro insegnato. Mi auguro che in futuro si possa parlare sempre e solo di calcio giocato e non di situazioni simili.