TEVEROLA. Il coordinatore cittadino del Pd e candidato in pectore alla carica di sindaco Gennaro Melillo replica ai Giovani del Pdl teverolese che gli hanno chiesto le dimissioni dopo il suo accordo con il Pdl per una lista civica.
E scrive ai vertici provinciali del partito motivando il suo percorso politico: Tutta la vicenda amministrativa che mi ha portato alla rottura con lex sindaco Lusini è stata spiegata, ripetutamente, a mezzo stampa e nelle sedi opportune, nonché affrontata attraverso la mediazione degli onorevoli Graziano e Caputo. Nonostante ciò, con profondo rammarico, non ho riscontrato nessuna possibilità di riaprire un confronto serio e costruttivo. Il sottoscritto, sostenuto dalla maggioranza degli iscritti, ha ripetutamente spinto lallora sindaco a prendere posizione netta riguardo alla collocazione politica dellamministrazione di cui facevo parte. Ma Lusini si è sempre espresso in totale autonomia e assumendo posizioni opportunistiche, personalistiche e a fini utilitaristici, sempre in disaccordo con le linee politiche generali della Federazione Provinciale del nostro partito (vedi nomine nei consorzi strumentali territoriali etc.).
A questo, – continua Melillo si aggiunge lassenza di collegialità nelle vicende amministrative, con assunzione unilaterale e personale, di importanti decisioni, tra laltro nascoste ai consiglieri e al partito, vedi per ultimo, notizia appresa da giornali, della disponibilità ad accogliere sul nostro territorio un sito di stoccaggio di rifiuti speciali. La collocazione e la continuità col centrosinistra della passata amministrazione, quindi, è stata possibile perseguirla solo in virtù della mia presenza in tale compagine, ribadisco da sempre attivista del nostro partito, e non certamente per merito di chi, facendo di necessità virtù, ha utilizzato lappartenenza o meno al partito per scopi contingenti.
Tutto questo spiega ancora lex vicesindaco ha fatto sì che intorno al mio iniziale dissenso si è venuto a creare un importante movimento che, spinto da un rinnovato senso civico, nella prospettiva di un amministrare più democratico e rispondente alle esigenze della collettività e non di pochi, mi onora di propormi come possibile candidato sindaco. Questa prospettiva, quando si sarà concretizzata ufficialmente, mi porterà certamente a valutare, nonostante non vi sia nessun elemento statutario che impedisce ad un coordinatore cittadino di esprimere la propria candidatura, le opportune decisioni da prendere circa il mio ruolo di coordinatore cittadino del Pd, sempre nel senso del rispetto dei ruoli, del massimo coinvolgimento possibile, evitando inutili accentramenti di potere, non confacenti con il mio personale agire politico.
Infine conclude Melillo la lista di cui sono fortemente indicato come il candidato sindaco e la lista capeggiata da Lusini sono entrambe di natura civica, quindi mi sembra paradossale e tendenzioso sostenere, da parte di alcuni, che si andrebbe a rompere una continuità amministrativa di centrosinistra, cosa che come tutti ben sanno e, come da me puntualizzato, la passata amministrazione capeggiata da Lusini, non ha mai rappresentato.