Si dimettono 11 consiglieri: a casa il sindaco Pagano

di Antonio Taglialatela

Nicola Pagano TRENTOLA DUCENTA. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Pagano ha terminato la sua “avventura”.

Nella mattinata di mercoledì 27 gennaio hanno presentato le dimissioni 11 consiglieri comunali, la metà più uno dell’Assise, che equivale allo scioglimento del Consiglio e al conseguente commissariamento del Comune. Le polemiche e i dissapori interni, i continui cambi di assessori in giunta, anche con l’ausilio di esterni, e il marasma venutosi a creare in vista delle prossime elezioni provinciali sono culminati nell’accordo trasversale tra l’opposizione e diversi esponenti della maggioranza che hanno deciso di mandare a casa il primo cittadino, eletto nel 2007 a capo di una coalizione di centrosinistra.

A dimettersi, infatti, sono stati tutti i consiglieri di opposizione del centrodestra, Giuseppe Apicella, Michele Griffo, Luciano Sagliocco, Luigi Perfetto e Giuliano Pellegrino, i riformisti Nicola Russo, Raffaele Di Lauro e Saverio Fabozzi (eletti nella maggioranza Pagano, poi passati all’opposizione), insieme ai consiglieri di maggioranza Raffaele Marino (anch’egli eletto nel centrodestra, poi passato in maggioranza dopo l’adesione all’Udeur), Luciano D’Alessio (la cui figlia, Marianna, era in giunta come esterno fino a qualche settimana fa) e Saverio Misso.

Ora l’obiettivo è quello di andare alle urne già all’election day del 28 e 29 marzo, anche se il termine ultimo del 21 gennaio è già trascorso. Tuttavia, il governo centrale potrebbe emanare un decreto ad hoc per consentire ad alcuni comuni, soprattutto quello di Bologna (dove si è dimesso il sindaco Delbono, indagato per la nota vicenda del “Cinzia-Gate”), di andare alle urne.

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