AVERSA. Che la situazione del Partito Democratico aversano sia difficile è chiara dalla emorragia quasi quotidiana dei suoi iscritti.
Un tempo, nei partiti che si rispettavano e che erano luogo in cui si discuteva e si proponevano idee, c’era un normale flusso migratorio bilanciato da un altrettanto flusso in entrata. Oggi il bilancio è del tutto negativo e lo dimostrano le eccellenti diserzioni degli ultimi giorni.
In principio fu il medico Rodolfo Parisi, già consigliere provinciale e storico iscritto dei Ds, scaricato in fase di elezione del segretario cittadino in cui fu preferito l’attuale coordinatore Mariano D’Amore. Poi è stato il turno di Antonello D’Amore, dirigente nazionale del Pd, migrato nelle braccia di Rutelli e della sua Api, anche esso iscritto presso la sezione di Aversa. Negli ultimi giorni la notizia che altri due noti iscritti hanno abbandonato la morente sezione, Gennaro Diana, già vicesegretario, ed l’ex parlamentare Lorenzo Diana, amico storico di Massimo D’Alema e veterano del Partito comunista. Naturalmente, non si citano tutti coloro che nel corso del tempo si sono disaffezionati alla inesistente vita politica cittadina.
Ma allora cosa è successo? La risposta sembrerebbe davvero semplice. Sembra non esista alcun indirizzo politico né alcuna volontà di discutere sui problemi cittadini, non esiste programmazione né volontà alcuna di proponimento. Pare, e questa è la cosa forse peggiore, che alle proposte fatte dai pochi volenterosi iscritti, non seguano quasi mai azioni dirette.
Insomma, si può senza dubbio affermare che in due anni di segretariato gestito dal professor D’Amore il partito non solo non è cresciuto ma si è quasi totalmente azzerato. Con questo risultato l’ex assessore della giunta Golia vede sfumare la possibilità di essere rieletto coordinatore durante il prossimo congresso di marzo, nonché il suo grande sogno di essere proclamato candidato sindaco del centrosinistra alle comunali del 2012.
Per restare in tema, gli appassionati dicono che nel 2012 finirà il mondo, di certo il Pd aversano è finito già due anni fa.
