Piano Casa, maggioranza senza linea unitaria

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Alla riunione non era presente nessuno. Questo significa che andremo in consiglio comunale a discutere del piano casa senza una linea unitaria”.

A parlare il capogruppo consiliare del Popolo della Libertà Antonio De Michele. “Da parte mia, – aggiunge De Michele – e ci tengo a dire che parlo a titolo assolutamente personale, sono dell’idea di non bloccare del tutto la possibilità di consentire il recupero di aree degradate. Ovviamente dobbiamo mettere dei paletti, ma non credo che a fronte di un intervento di recupero sia meglio tenerci una zona degradata. Insomma, fare in modo che non vi siano pregiudizi dovuti a motivi che non siano dettati da interessi collettivi”.

“Probabilmente – afferma da parte sua Elia Barbato, assente per impegni precedenti – si è scelto di andare in consiglio comunale con la proposta di lasciare possibilità di intervento previsto per le zone degradate”.

Insomma, quasi la stessa proposta di De Michele, anche se ci sono sempre i cinque consiglieri comunali che fanno capo al consigliere regionale uscente Giuseppe Sagliocco (Rosario Capasso, Gianmario Mariniello, Francesca Marrandino, Nicola Andreozzi e Nicola Verde), questa volta insieme ai tre colleghi dell’Udc (Romilda Balivo, Salvatore De Gaetano e Luigi Menditto), a chiedere di eliminare qualsiasi possibilità di recupero dei siti degradati o di quelli industriali, con particolare riguardo all’area ex Texas. Ed è forse proprio per evitare un inutile faccia a faccia, un ennesimo muro contro muro interno, che la riunione ieri non si è tenuta. Non si tratterebbe di una causalità.

A volere il confronto diretto nel consiglio comunale in programma venerdì mattina sarebbe stato lo stesso sindaco di centrodestra Domenico Ciaramella che avrebbe dato l’ordine di non tenere l’incontro di ieri sera “perché la proposta sarebbe stata quella della maggior parte della maggioranza anche per evitare che il degrado rimanga in città in pianta stabile. In ogni caso ci sarebbe un intervento di edilizia contrattata tra privato e comune”.

Sulla stessa scia di De Michele anche il consigliere comunale del Popolo della Libertà Michele Galluccio: “Poiché a nessuno credo interessi far rimanere in città dei siti degradati a vita, facciamo in modo di prevedere che qualsiasi progetto relativo a queste aree dovrà passare tramite il consiglio comunale”. Il sindaco Ciaramella, da parte sua, aveva dichiarato che non vi erano spaccature perché la proposta è comunque emendabile.

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Redazione
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