AVERSA. Dalle strisce blu al seggio in consiglio provinciale grazie ad una possibile candidatura nel primo collegio di Aversa.
Potrebbe essere questa il futuro di Giuseppe Oliva, fondatore del Comitato Civico Anti Strisce Blu, nominato il primo febbraio vice presidente del Coordinamento Nazionale dei Comitati Anti Strisce blu (comitati perché ne esistono in moltissime città dItalia come Milano, Palermo, Roma ,Torino, Vicenza , per fare degli esempi) nellincontro tenuto a Portici dai rappresentanti di decine di comitati italiani fermamente decisi a difendere i diritti dei cittadini al di la di ogni colore politico. Lobiettivo del coordinamento è, infatti, quello di promuovere iniziative volte a sollecitare le amministrazioni locali alla corretta applicazione delle norme che regolamentano la sosta a pagamento, impedendo l’abuso che si sta facendo delle strisce blu al solo scopo di far quadrare i bilanci comunali.
Dunque non un no alle strisce, ma no allabuso del sistema che va attuato nel rispetto delle regole. Regole che vanno applicate non solo per le strisce blu ma anche per il prelievo dei rifiuti. per la salvaguardia del commercio, per la cura della città in generale. Cose queste che a tantissimi aversani sembra non siano state fatte dallamministrazione in carica.
Da qui liniziativa di un gruppo di cittadini, tra questi alcuni politici dissidenti, di proporre ad Oliva la candidatura in un collegio provinciale, considerandolo in grado di coagulare esponenti di destra e di sinistra su progettualità dinteresse cittadino, come sta dimostrando la vicenda delle strisce blu. La proposta mi è arrivata sul web prima da sconosciuti incontrati su facebook, poi da politici aversani noti e degni di stima conferma Oliva.
Devo dire aggiunge il neo vice presidente del Coordinamento Nazionale Comitati Anti Strisce Blu che la richiesta mi ha meravigliato perché non ho mai pensato di dedicarmi alla politica, ma non mi ha sorpreso dato che già mi era stata suggerito, da amici che fanno politica attiva, di creare una lista civica per le prossime elezioni comunali. Certo continua una candidatura alla provincia sarebbe un impegno grosso perciò occorre che rifletta bene prima di dare una risposta. Però conclude se mi offriranno davvero il primo collegio, quello in cui dovrebbe essere candidato il sindaco Ciaramella non avrò alcuna esitazione a dire si.