CAIAZZO. Tutto approvato. Gli otto punti approdati giovedì 25 febbraio nellaula consiliare di palazzo Mazziotti di Caiazzo hanno superato lesame di maggioranza e opposizione.
La seduta, coordinata dal presidente del consiglio Antonino Puorto, si è aperta con il deposito dei verbali dellassise precedente. Sono seguite poi le comunicazioni del sindaco Stefano Giaquinto: il primo cittadino ha rimarcato quanto sia stato rispettato il patto di stabilità 2009 e annunciuato che entro metà marzo sarà convocato un consiglio comunale ah hoc sulla costruzione a Caiazzo di un nuovo istituto superiore.
Sono state avviate le procedure dell’acquisizione dell’area ha detto Giaquinto venti giorni e saremo chiamati ad approvare il progetto così da dare il via libera alle procedure consequenziali. Da qui si è entrati nel vivo del consiglio comunale con la sottoscrizione della convenzione tra i comuni di Caiazzo e Francolise per il servizio in forma associata della segreteria comunale. E stato approvato poi il regolamento per l’adozione dei cani, nonché gli indirizzi per la formazione del piano urbanistico comunale (Puc), del regolamento urbanistico edilizio comunale (Ruec) e degli atti di programmazione – partecipazione al bando regionale per la concessione di contributi per la redazione degli atti di pianificazione territoriale dellente. La riqualificazione aree urbane degradate e la lottizzazione cooperativa ‘Fontana rosa’, valutazione interesse pubblico per acquisizione infrastrutture: questi gli ultimi due temi approvati dagli amministratori caiatini nella sala dello storico palazzo di via Umberto I.
Con lapprovazione degli indirizzi per la formazione del Puc – sostiene il sindaco della città di Caiazzo Stefano Giaquinto inizia il percorso di definizione di regole dello sviluppo urbanistico della nostra città. Lobiettivo strategico è quello di ‘riordinare’ la città, di programmare il suo sviluppo e la sua crescita mediante la definizione di un nuovo Puc. Un Piano Urbanistico che sia visto non solo come ‘carta’ di sviluppo ed estensione della città, ma anche e soprattutto come un ripensare gli spazi e le funzioni in relazione alle esigenze dei suoi abitanti.