Operazione “Piazza pulita”: 28 arresti, tra cui due poliziotti

di Redazione

 CASERTA. A seguito di articolate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, la Squadra Mobile di Caserta, coadiuvata da personale della aezione della Polizia Stradale di Caserta e dalle Squadre Mobili di Napoli e Bologna, …

…ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dall’UfficioGip presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 28 persone per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, con l’aggravante di avere agito con metodo mafioso ed al fine di agevolare l’organizzazione di stampo camorristico Farina-Martino operante a Maddaloni e comuni limitrofi e per numerose imputazioni di spaccio di spaccio di sostanze con l’aggravante mafioso.

La complessa e prolungata indagine coordinata dai magistrati della Ddda di Napoli che operano nel pool di contrasto ai clan operanti nel casertano, traeva origine da una diversa attività investigativa, avviata nel marzo 2006 dalla Sezione della Polizia Stradale di Caserta, relativa ad alcuni episodi di concussione che vedevano coinvolti appartenenti alle forze dell’ordine. Le indagini, supportate da servizi tecnici, consentivano di acquisire elementi di reità nei confronti di personaggi della criminalità organizzata che dimostravano la esistenza in Maddaloni di una diffusa e capillare organizzazione che, avvalendosi del metodo mafioso, era dedita al traffico di ingenti quantitativi di stupefacenti. Le investigazioni svolte permettevano di delineare puntualmente l’organigramma e le attività del sodalizio camorristico maddalonese ricostruendone l’assetto delineatosi dopo l’omicidio, avvenuto nel maggio 2006, di Angelo Amoroso, 52 anni, sino ad allora suo capo indiscusso, e referente in quel territorio della organizzazione camorristica dei Belforte (“Mazzacane”) di Marcianise. A seguito di tale episodio, i nuovi vertici del gruppo criminale, rappresentati da Antonio Farina, divenuto collaboratore di giustizia nel 2009 (che renderà importanti dichiarazioni che suffragavano il quadro probatorio), soggetto strettamente collegato anche al “Clan dei Casalesi”, e Nicola Martino, favorivano l’ascesa di Vincenzo Micillo a cui veniva affidata la gestione esclusiva del traffico e dello spaccio di stupefacenti, in particolare di hashish, ma anche di cocaina ed ecstasy, nel comprensorio. Il monopolio garantito a Micillo comportava, quale contropartita, il pagamento di una tangente mensile di circa 10mila euro a Farina. Micillo, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari, aveva continuato a gestire con determinazione e spregiudicata intraprendenza il traffico degli stupefacenti, come dimostrato dal materiale probatorio acquisito attraverso i servizi di intercettazione ambientale, uno dei quali nell’abitazione di Micillo – divenuta la base operativa del gruppo cui partecipava anche il suo nucleo famigliare e i servizi di captazione telefonica che interessavano i numerosi affiliati alla organizzazione.

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Le indagini consentivano di accertare che il sodalizio si avvaleva di tre diversi canali di approvvigionamento dello stupefacente: il principale era rappresentato da fornitori di Castello di Cisterna (Napoli), ed in particolare da Giuseppe D’Ambrosio il quale, in particolare, aveva stabilito un accordo in virtù del quale, l’acquisto di cocaina, hashish e, occasionalmente, ecstasy poteva avvenire anche “a credito” con la possibilità, quindi, che le forniture venissero pagate dopo aver riscosso i proventi dello spaccio al dettaglio. L’organizzazione maddalonese si riforniva, in secondo luogo, dal gruppo criminale capeggiato da Antonio Pascarella, con contatti nella provincia di Napoli e nel Nord Italia. Quest’ultimo, peraltro, il 22 marzo 2008, veniva arrestato dalla Squadra Mobile di Caserta in flagranza di reato, insieme a Raffaele Vigliotti, nato a Maddaloni (Caserta) il 20.05.1980, per il porto e la detenzione di un micidiale arsenale costituito da 5 pistole, di cui 4 con matricola abrasa, un mitra di fabbricazione cinese e un ingente quantitativo di munizioni.

Il terzo canale era rappresentato da appartenenti alle forze dell’ordine che, grazie alla loro insospettabilità, si adoperavano per agevolare l’approvvigionamento di ingenti quantitativi di hashish, reperiti sulla “piazza” di Secondigliano. Gli stessi venivano individuati in unassistente della Polizia di Stato in forza alla Sottosezione Polizia Stradale di Caserta Nord, Biagio Tedesco, di Maddaloni, attualmente sospeso dal servizio, ed in un assistente capo della Polizia di Stato, Adolfo Giglio, di Teverola, già in forza alla Questura di Napoli al Commissariato di Secondigliano, attualmente detenuto. Quest’ultimo veniva infattiarrestato in flagranza di reato il 29 settembre 2006 mentre, a bordo della sua autovettura, stava trasportando presso l’abitazione di Vincenzo Micillo alcuni panetti di hashish per un peso complessivo di oltre 1,5 chilogrammi.

Nel corso delle indagini è stata puntualmente ricostruita anche la struttura organizzativa del sodalizio, alla cui operatività concorreva, oltrealla leadership autoritaria di Micillo, il decisionismo e la intraprendenza di una donna, Giovanna Gazzillo, nonché tutti coloro che erano chiamati coordinare sul territorio la rete dello spaccio che si articolava in due diversi canali gestiti, rispettivamente, da Ciro Micillo (fratello di Vincenzo) e Mario Mandato.

In tutto sono 28 gli arrestati: Martino Nicola,nato a Caserta il 6.9.1967, residente a Maddaloni, soprannominato “Nicola ‘a Picheschia” oppure “’o Chiatt”, detenuto; Micillo Vincenzo, natoe residente a Maddaloni l’11.7.1974,soprannominato “Mazzetta” oppure “Gin”, detenuto; Micillo Ciro, nato e residente a Maddaloni il 6.3.1979, celibe, soprannominato “Ciruccio ’o Chiatton”; Gazzillo Giovanna, nata e residente a Maddaloni il 23.7.1965, soprannominata “Giovanna ‘a chiattona”; Mandato Raffaele,nato e residente a Maddaloni l’8.11.1964, soprannominato “Fellone”; Mandato Mario, nato e residente a Maddaloni l’1.08.1969, soprannominato “Zi Ciccio”; Lombardi Michele, nato e residente a Maddaloni il 23.7.1982, soprannominato “Michele o’ Ciecato”; De Matteo Andrea, nato e residente a Sant’Agata dè Goti (Benevento) il 17.6.1964, soprannominato “’o Rass” oppure“o’ Scioccat”; De Angelis Domenico, nato e residente a Maddaloni il 16.09.1977,soprannominato “Bacchetta”; Della Morte Felice, nato e residente a Maddaloni il 18.06.1985; Di Caprio Michele, nato e residente a Maddaloni il 18.2.1983, soprannominato “’o Ciucitt”; Vigliotti Raffaele, nato e residente a Maddaloni il 20.05.1980, soprannominato “Carlino” oppure “’o nan”; Correra Anna, nata e residente a Maddaloni il 28.12.1979, detta “Ciarella”; Cioffi Luigi, nato a Caserta l’11.10.1976, residente a Maddaloni, soprannominato “’o Vaccar”; Gulleri Domenico, nato e residente a Maddaloni l’1.10.1980,soprannominato “’o Sardegnuolo”; Correra Francesco, nato e residente a Maddaloni il 4.06.1959, soprannominato “Ciariello”; Pascarella Antonio,nato a Caserta il 3.11.1980, pregiudicato, detenuto; Sacco Angelo, nato a Maddaloni il 28.2.1967, residente a Cervino, soprannominato “Angioletto ‘o Mellone”; D’Ambrosio Giuseppe, nato a Napoli l’1.6.1972, residente a Castello di Cisterna (Napoli), soprannominato “Peppe ‘o Cacaglio”; Amato Gilberto, nato a Maracaibo (Venezuela) in data 21.8.1955, residente a Castello di Cisterna (Napoli); Giglio Adolfo, nato ad Aversa il 9.01.1964, residente a Teverola, assistente Capo della Polizia di Stato,già detenuto; Pignetti Rosalia, nata a Napoli il 15.08.1975, residente ad Aversa; Casaburi Giovanna, nata a nata a Napoli il 25.12.1964, residente a Orta di Atella (Caserta); Tedesco Biagio, nato e residente a Maddaloni il 12.03.1962,soprannominato “Ciruzz”, Assistente Capo della Polizia di Stato; Miniero Anna, nata e residente a Maddaloni il 12.4.1945; Vigliotti Antonio, nato e residente a Maddaloni il 12.03.1982, soprannominato “Capa grossa”; Pannullo Giuseppe, nato a Maddaloni (Caserta) il 24.11.1983, residente ad Aversa; Monte Giovanni, nato a Napoli il 16.02.1974, domiciliato a Formia (Latina).

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