CASERTA. Nel ping pong di responsabilità tra Asl e Comune di Caserta, sono cadute nel vuoto le richieste dei genitori e degli amici di Fatima, una ragazza cerebrolesa dalla nascita.
Dal 2008, infatti, giace nei cassetti di Palazzo Castropignano, una richiesta per un montascale per permettere a Fatima di raggiungere il suo appartamento di via San Carlo numero 12.
Lhandicap di Fatima le impedisce una qualsiasi forma di deambulazione e di movimento, ma non di comprendere quello che le succede attorno. La ragazza ha paura di tornare a casa, perché, già in un paio di occasioni ha rischiato di cadere.
Oggi è il suo compleanno e come regalo per i suoi sedici anni chiede solo di poter entrare nel suo appartamento in maniera serena, senza lincubo di cadere dalle scale. Un regalo che, purtroppo non le potrà fare nessuno, anche a causa delle sue umili origini.
Fatima è nata a Caserta da due genitori senegalesi che si trovano in Italia da circa venti anni con regolare permesso di soggiorno.La sua famiglia è riuscita ad ottenere un alloggio del Comune in via San Carlo, in un palazzo antico che ha dei gradini alti e ripidi. E quindi problematico per la sua sedia a rotelle salire le scale. Per superare questa difficoltà, il Comune ha montato una piccola pedana, che, però, è ripida e non permette il passaggio agevole di Fatima. Come si dice, il rimedio è stato peggiore del male. Due mesi fa, su input dellAsl, alcuni tecnici del Comune si sono recati in via San Carlo per montare almeno delle fascette antisdrucciolo. Dopo sessanta giorni, però, non si è visto ancora nessuno. Fatima continua ad aver paura, soprattutto, in queste giornate piovose che rendono la sua sedia a rotelle ancora più instabile.