ATENE (Grecia). Scene di guerriglia civile nella capitale greca dove si sono verificati violenti scontri tra manifestanti e polizia.
Ad Atene, a Salonicco ed in altre città della penisola ellenica sono state organizzate numerose manifestazione di protesta contro il piano di austerità varato dal governo per far fronte alla crisi. Molte le persone che hanno aderito alla sciopero generale, soprattutto i giovani che hanno sfilato per le strade al grido di: Non pagheremo noi per questa crisi. Ma lo scontro è avvenuto quando un gruppo di giovani ha distrutto le vetrine di alcune banche e di supermercati nel centro di Atene. La polizia è intervenuta con i gas lacrimogeni ai quali i manifestanti hanno risposto con il lancio di pietre. Una persona è stata leggermente ferita e sgomberata, un
giovane è stato arrestato dalla polizia.
Intanto lintera nazione ha incrociato le braccia aderendo allo sciopero indetto dal sindacato del settore privati Gsee e ha trovato anche ladesione della confederazione dei dipendenti pubblici Adedy e del sindacato comunista Pame. Fermi aerei, treni, navi, scuole, uffici, banche, ospedali, tribunali e anche i giornalisti. A dare man forte alle proteste è soprattutto il partito comunista che combatte contro il potere del presidente Giorgio Papandreou invocando una grande rivolta contro le barbare misure del governo.