FRIGNANO. Legalità e trasparenza amministrativa sono due potenti strumenti di democrazia che purtroppo sono stati – e sono – troppo spesso vituperati nell’Italia repubblicana.
Se non c’e’ trasparenza non si può avere vera conoscenza e senza conoscenza non si può partecipare responsabilmente alla vita civile. La trasparenza amministrativa è obbligo di legge ma Comune e scuola gestiscono la materia in modo burocratico.
Dopo lomissione da parte del Comune di Frignano nel trasmettere al ministero della funzione pubblica lanagrafica delle consulenze e nel regolamentare tutte quelle parti dello statuto comunale, anche la scuola, listituto comprensivo tenta di negare laccesso a documenti amministrativi non sottoposti a segreto. Dopo la richiesta da parte di un genitore di poter visionare documenti contabili, e visto anche il tacito silenzio diniego da parte del dirigente scolastico, il papà in questione non si è scoraggiato ed è ricorso al Difensore civico regionale per far valere i suoi diritti.
E così è stato. Proprio in questi giorni lufficio del Difensore civico ha scritto al dirigente per segnalare la grave omissione nel negare i documenti che per legge sono visionabili e accessibili da parte di tutti quelli che abbiano un legittimo interesse.
Avere diritto ad una informazione qualificata, accedere ai documenti amministrativi e conoscere, nei limiti precisati dalla legge, lo stato dei procedimenti amministrativi che li riguardano, seguendo le fasi attraverso cui l’attività amministrativa si articola dovrebbe rappresentare un punto cardine nei rapporti tra pubbliche amministrazione e cittadini, ma questo spesso non si sa per quale ragione sembra essere costantemente raggirato, non consentendo ai cittadini di poter partecipare attivamente alle scelte che a volte gravano su di essi