Bufera su Bertolaso: appalti, corruzione ed escort

di Redazione

Guido BertolasoROMA. La Procura di Firenze definisce “gelatinoso” il sistema di corruzione che avrebbe governato gli appalti per il G8 alla Maddalena e la ricostruzione a L’Aquila.

Un sistema che vede come accusato più autorevole Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile, il quale avrebbe ricevuto soldi e favori sessuali da ragazze escort. Secondo il gip Rosario Lupo, pubblici ufficiali presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Angelo Balducci (ex vice di Bertolaso) e Fabio De Santis, incaricati della gestione di grandi eventi (Mondiali di nuoto di Roma 2009, G8 della Maddalena – poi trasferito a L’Aquila, 150° anniversario dell’Unità d’Italia), insieme a Mauro Della Giovanpaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena, avrebbero asservito la loro funzione pubblica e messo a disposizione i loro poteri (soprattutto relativi alle ingenti somme di denaro che potevano muovere) a favore dell’imprenditore Diego Anemone. In cambio i tre avrebbero ricevuto somme di denaro, e non solo, anche autovetture di lusso, assunzione di domestici e figli, sesso a pagamento e altro.

Gli appalti pilotati da Balducci e company a favore di Anemone sarebbero almeno cinque: Lo stadio centrale del tennis del Foro Italico (Mondiali di nuoto Roma 2009); il Nuovo museo dello sport italiano di Tor Vergata (Mondiali di nuoto); il completamento dell’Aeroporto internazionale dell’Umbria Sant’Egidio di Perugia (Celebrazioni 150 anni Unità d’Italia); la realizzazione Palazzo della conferenza e area delegati (G8 Maddalena); la residenza dell’Arsenale (G8 Maddalena).

RAPPORTI BERTOLASO-ANEMONE. Poi il gip scrive della presunta corruzione di Bertolaso che, almeno come risulterebbe da intercettazioni telefoniche, frequentava spesso e volentieri l’imprenditore Anemone. Incontri che, secondo il magistrato, erano finalizzati alla consegna di somme di denaro, come quello del 23 settembre 2008 (anche se non accertato) quando l’imprenditore avrebbe dato 50mila euro in contanti al numero uno della Protezione Civile. Imbarazzante è l’ipotesi che Bertolaso abbia ricevuto prestazioni sessuali. Il 21 novembre 2008 è al telefono con un collaboratore di Anemone: “Sono Guido, buongiorno… Sono atterrato in quest’istante dagli Stati Uniti, se oggi pomeriggio, se Francesca potesse… io verrei volentieri… una ripassata”. “Perfetto”. “Perché so che è sempre molto occupata… siccome oggi pomeriggio sono abbastanza libero, ti richiamo fra un quarto d’ora”. Una seconda prestazione sessuale risalirebbe al 14 dicembre 2008 e avrebbe avuto luogo nel centro sportivo che è riconducibile Anemone. “Tale prestazione – scrive il gip – è comprovata da intercettazioni con dialoghi del tutto espliciti e fortemente eloquenti e ha avuto luogo con una ragazza brasiliana presso il centro Salaria Sport Village”. Il 17 febbraio 2009, dalle 15 alle 16, Bertolaso sarebbe stato ancora allo Sport Village, per “fare terapia con Francesca”, “per riprendermi un pochettino”, “per uno dei soliti massaggi”. Anemone lo aspetta fuori dalla cabina e al telefono si lamenta con il suo lenone perché il capo della Protezione civile tarda a congedarsi dalla massaggiatrice: “Mannaggia sto a morì de freddo”.

RICOSTRUZIONE IN ABRUZZO. Sulla ricostruzione in Abruzzo, Balducci, in una lunga conversazione con Anemone fa pesare il fatto che si è fatto promotore per l’inserimento delle imprese di Anemone nei lavori post terremoto (“Ti rendi conto? Chi oggi al posto mio si sarebbe mosso?”) ed esce allo scoperto pretendendo in cambio che il figlio Filippo goda di qualche ulteriore beneficio (“Tra qualche giorno compie 30 anni e io mi chiedo come padre: che ho fatto per lui? Un cazzo”)”. Filippo troverà una sistemazione. D’altro canto, già il 6 aprile, in una conversazione tra gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell’impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associata al consorzio Novus di Napoli e il cognato Gagliardi si capisce che c’è attesa per le mosse di Balducci sugli appalti: “Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c’è un terremoto al giorno”. “Lo so”, e ride. “Per carità, poveracci”. “Va buò”. “Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto”.

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