ROMA. Via libera dal Consiglio dei ministri al disegno di legge che inasprisce le pene per i reati contro la pubblica amministrazione, tra cui la corruzione.
Lo riferiscono fonti governative, spiegando che il testo è “ancora una bozza modificabile”. Il ddl era stato annunciato giovedì dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
L’esecutivo, come si apprende da fonti governative, ha deciso di suddividere in tre capitoli le misure presentate: quelle relative all’inasprimento delle pene sui reati contro la Pubblica amministrazione resteranno di competenza del ministero della Giustizia; sulle misure di intervento sul testo unico degli enti locali (ineleggibilità e incompatibilità dei condannati) sarà il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli a mettere a punto norme “ad hoc”; il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta dovrà infine studiare misure di efficienza che facciano da filtro al diffondersi della corruzione nella Pa.