MILANO.
Ezio Mauro? Dovrebbe andare a spalare fango in Calabria. Eugenio Scalfari? Perché non mandano anche lui a spalare fango? E il direttore fondatore di Repubblica, sulla cui vita privata mi astengo, ma un giorno o laltro parlerò. Fanno moralismo, ma di che?. Di cosa vorrebbe parlare la moglie di Francesco Rutelli non è ancora del tutto chiaro. Ma le parole che sono volate durante il fuori onda della trasmissione mattutina di Canale 5, Mattino5, non sono state un buon augurio per il direttore del quotidiano. Leditore di Repubblica defunto? Poverino, ha seminato figli, casini, cose e ha strangolato Ciarrapico, – continua la Palombelli, che poi spera che le sue parole arrivino in tivù grazie a Blob o proprio a Striscia
Palombelli forse ha messo in atto la sua vendetta contro il quotidiano che nei giorni scorsi ha associato il nome del fratello, il commercialista Paolo Palombelli, agli indagati sullinchiesta del G8 allAquila? I giornalisti di Repubblica avrebbero sostenuto che in alcune intercettazioni, Angelo Balducci e Diego Anemone farebbero riferimento al commercialista romano per arrivare al cognato, Francesco Rutelli.
Paolo Palombelli ha cercato di difendersi qualche giorno fa quando ha scritto al direttore del quotidiano: Sono stato arbitrariamente associato alla ‘cricca’ del signor Anemome dal quale, tra l’altro, non ho mai avuto alcun compenso economico. Per questo ho incaricato il mio avvocato di procedere per l’offensività della notizia e l’abusività della pubblicazione di telefonate insignificanti e ordinarie per la mia professione di commercialista.
Il tg satirico di Antonio Ricci però pensa in grande ed ipotizza la natura di queste affermazioni: Si tratta forse di ‘Voce dal sen fuggita?’ Oppure di astuto sfruttamento del fuori onda? O di un promo di future, scottanti rivelazioni? O ancora di una minaccia perché