La Camera approva il legittimo impedimento: bagarre in aula

di Redazione

CameraROMA.La Camera dà il via libera al legittimo impedimento, che ora passa al vaglio del Senato. 595 i deputati presenti: 316 hanno votato a favore, 239 contro, 40 (tra cui quelli dell’Udc) si sono astenuti.

All’annuncio dell’approvazione èscoppiata la bagarre con il lancio di palline di carta tra i deputati della maggioranza e dell’Italia dei valori. “Costituzione violata, giustizia calpestata”, “leggina monouso”, “casta di intoccabili”, recitavano alcuni cartelloni dei dipietristi.

Il provvedimento stabilisce che il premier può ottenere il rinvio dell’udienza dei processi in cui è imputato, perché “legittimamente impedito” dalle sue attività di governo a comparire in tribunale. Ogni rinvio può estendersi fino a 6 mesi, per un totale di 18 mesi. È sufficiente che la presidenza del Consiglio attesti l’esistenza di questo impedimento, perché il giudice rinvii il processo ad altra udienza. Queste norme sono estese anche ai ministri.

Pdl e Udc, i due partiti che l’hanno proposta, hanno detto che si tratta di una “legge ponte”, – scade dopo 18 mesi dall’entrata in vigore – che serve a placare le tensioni tra presidente del Consiglio e magistratura nell’attesa che il Parlamento approvi una legge costituzionale sulle immunità.

Per l’opposizione di centrosinistra si tratta dell’ennesima legge ad personam ed è incostituzionale, perché mette al riparo Berlusconi dai suoi processi violando la sentenza della Consulta sul “Lodo Alfano”, secondo la quale la materia delle prerogative del presidente del Consiglio può essere affrontata soltanto con una legge costituzionale. La maggioranza conta di approvare in via definitiva questa legge al Senato entro un mese.

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