L’Iran attacca Berlusconi: “Servigi resi ai padroni israeliani”

di Redazione

Mahmoud Ahmadinejad TEHERAN. Il regime iraniano di Mahmoud Ahmadinejad si scaglia contro il premier italiano SilvioBerlusconi chedurante la sua visita in Israele ha condannato la politica di Teheran.

Una nota pubblicata sulla tv di Stato iraniana parla di “servigi resi ai padroni israeliani” dalCavaliere.”Dopo aver rilasciato dichiarazioni decisamente discutibili sull’Iran – prosegue la nota – il premier italiano è arrivato a dire che la guerra contro Gaza fu giusta, calpestando così i cadaveri di 1400 civili palestinesi uccisi l’anno scorso da Israele durante tre settimane di folli bombardamenti”. E durante il discorso in Parlamento “ha completato tutta la serie di servigi fatti ai padroni israeliani”, dopo aver rivolto all’Iran “tutte le accuse possibili, a partire da quella di voler sviluppare armi nucleari”.

Anche dalla stampa israeliana sono giunte critiche a Berlusconi dopo la visita all’Autorità nazionale palestinese e al suo leader Abu Mazen. Haaretz online ha dato più spazio al discorso pronunciato a Gerusalemme, evidenziando l’espressione “fratelli maggiori” utilizzata per descrivere il rapporto fra israeliani e italiani e il passaggio in cui il premier italiano si è riferito all’operazione Piombo Fuso dello scorso anno a Gaza come a una “giusta” reazione contro i lanci di razzi di Hamas. Nello stesso articolo la testata parla anche della visita a Betlemme e del “dolore per le vittime di Gaza” espresso da Berlusconi così come per le vittime dell’Olocausto, frasi che Haaretz evita di commentare.

Maariv invece non ha apprezzato l’accostamento Olocausto-Gaza e ironizza su “Silvio-Cesare” per il suo “comportamento bizzarro”, lamentando come improprio il fatto che “appena giunto nei territori abbia paragonato Gaza alla Shoah”. Yediot Ahronot dà spazio a quello che chiama il “Berlusconi show”, con ampio risalto a un articolo di colore sul pranzo di gala nella residenza del presidente Shimon Peres allietato da aneddoti e “imitazioni” del presidente del Consiglio, oltre che dall’annuncio del regalo di un suo cd di canzoni. Il Jerusalem Post ha invece preferito titolare sugli aspetti politici della visita e in particolare sull’apprezzamento rivolto dal primo ministro Benyamin Netanyahu a Berlusconi, salutato come “un leader coraggioso che è sempre dalla parte d’Israele”.

Un giornale non israeliano come il Financial Times dice che il primo ministro italiano è “nei guai” (“hot water”) per le sue dichiarazioni in cui accosta le vittime di Gaza a quelle della Shoah.

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