MILANO. Sarà trasferito presso una comunità terapeutica Massimo Tartaglia, luomo arrestato lo scorso 13 dicembre per aver aggredito il premier Silvio Berlusconi.
Il 42enne, che attualmente si trova in stato di detenzione nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Carlo, andrà agli arresti domiciliari in una struttura sanitaria per essere curato. La decisione è stata del gip Cristina Di Censo su istanza dei difensori dell’uomo, gli avvocati Daniela Insalaco e Gianmarco Rubino, e con il parere positivo della Procura.
I legali di Tartaglia si sono detti soddisfatti del fatto che il gip abbia accettato la loro richiesta di trasferimento del loro assistito: In tal modo il nostro assistito potrà essere curato. La necessità, da subito evidenziata, di assicurare cure mediche a Tartaglia – hanno aggiunto gli avvocati – è stata confermata dal professor Maurizio Dalla Pria che, nella consulenza di parte depositata agli atti, ha concluso accertando l’infermità mentale dell’indagato. I La decisione del gip è coerente con il diritto alla salute riconosciuto dall’articolo 32 della Costituzione quale diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività.
Soddisfatti anche i familiari di Massimo Tartaglia, in particolare la madre che ha affermato di non aver ricevuto ancora nessuna notizia ufficiale ma che certamente sono tutti contenti della notizia.