ROMA. Un altro tassello nel modello della sicurezza integrata. Così il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha commentato la firma del protocollo Mille occhi sulle città …
… avvenuta al Viminale con l’Anci e le organizzazioni rappresentative degli Istituti di vigilanza. Rappresenteranno un canale privilegiato di segnalazione dei reati i mille occhi sulle città che, in virtù del protocollo firmato oggi al Viminale, integreranno le forze dell’ordine nell’assicurare la sicurezza nelle aree urbane a tutti i cittadini.
L’accordo è stato firmato oggi al Viminale dal ministro Maroni con i rappresentanti dell’Anci e delle organizzazioni degli Istituti di vigilanza e prevede la collaborazione tra Polizia, Carabinieri, Polizie locali e Istituti di vigilanza. Alla firma era presente anche il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano. Secondo il ministro dell’Interno l’accordo rappresenta un altro tassello per la messa in sicurezza dei territori urbani attraverso il modello della sicurezza integrata. I privati, rappresentati dagli istituti di vigilanza, possono dare – ha proseguito – un contributo di conoscenza e informazione, svolgendo in questo modo un servizio di grande civismo che va oltre i doveri contrattuali. Maroni ha anche sottolineato il ruolo del mondo delle autonomie locali, rappresentate dall’Anci, che, ha detto il ministro, ha accettato la sfida della sicurezza.
Il sottosegretario Mantovano ha illustrato i punti salienti del protocollo che si sostanziano in un monitoraggio costante delle aree urbane attraverso le segnalazioni che confluiranno presso le sale operative della questura, se riguardano i capoluoghi di provincia, la centrale operativa del Comando provinciale dei carabinieri negli altri casi, nonchè alle centrali operative delle Polizie locali. Le segnalazioni potranno riguardare: bambini e persone anziane in difficoltà, mezzi e persone sospette, ma anche la presenza di ostacoli sulle vie di comunicazione. In genere, tutte quelle situazioni che facciano presumere la commissione di reati o che evidenzino situazioni di degrado urbano e disagio sociale.
Il rappresentante dell’Anci, il sindaco di Ascoli Piceno Castelli, ha evidenziato tra i principi che hanno ispirato la redazione del protocollo, il ruolo della prevenzione e della conoscenza che le municipalità sono chiamate ad attuare e l’importante ruolo del processo di integrazione e partecipazione tra tutti gli attori della sicurezza urbana.
Per il mondo della vigilanza privata ha parlato il dottor Petrone che, esprimendo la propria soddisfazione per la firma dell’accordo, ha ricordato che con questo documento si potrà aggiungere qualità e professionalità per affiancare lo Stato nella lotta alla criminalità.